L'Antitrust mette i prezzi della Gdo sotto osservazione
Si tratta di un settore immenso: in Italia ci sono oltre 33.000 tra iper e supermercati, secondo i dati Federdistribuzione, che spiega come gli iper però siano una decisa minoranza per numero (circa lo 0,4% della rete della grande distribuzione).
Le considerazioni a monte di questa decisione vengono chiarite dalla stessa Autorità, che prende atto di un settore in fortissima espansione, che sta creando una sorta di oligopolio territoriale sempre più forte rispetto a concorrenti e fornitori medio-piccoli.
Non solo, l'Antitrust fa notare come le catene di ipermercati sempre più spesso propongano sugli scaffali prodotti con il proprio marchio, in concorrenza con i propri fornitori. Tutti elementi che potrebbero creare tensione a sfavore della libera concorrenza e anche dei prezzi imposti a fornitori e pubblico.
"Troppe volte le nostre associazioni hanno denunciato scandalosi comportamenti relativamente ai prezzi di acquisto che venivano decuplicati poi alla vendita, a detrimento sia dei produttori che ovviamente dei consumatori", commentano Federconsumatori e Adusbef. "Ricordiamo gli esempi delle uve pugliesi, acquistate a 25 centesimi per poi essere vendute a più di 2 euro al chilo. O i pomodori di Pachino, o le carote comprate a 10 centesimi e vendute 1 euro al chilo al consumatore finale".