T&T® 4070 F1: nasce il primo ibrido di radicchio tutto italiano
L’accento sull’origine "italiana" dell’ibrido di "radicchio rosso di Chioggia" è per evidenziare che anche la ricerca italiana e non solo quella estera – olandese e israeliana soprattutto – riesce a portare alla costituzione di varietà vegetali italiane.
La valorizzazione delle varietà orticole autoctone e, in particolare, della biodiversità disponibile per i radicchi veneti, attraverso le moderne tecniche di selezione basate sull’analisi del DNA, da una parte, e la professionalità T&T®, dall’altra, è stata premiata dall’ibrido di radicchio rosso di Chioggia. Le varietà ibride presentano una maggiore uniformità, stabilità, distinguibilità e una resa superiore in campo rispetto alle varietà sintetiche ottenute con semplice selezione massale. Tali varietà sono il risultato dell’integrazione di procedimenti naturali operati in campagna con quelli sperimentali di laboratorio che agevolano il lavoro di selezione delle piante migliori da impiegare per la produzione del seme, che altrimenti sarebbero destinate a scomparire.
Il progetto di ricerca dal marchio T&T® si avvale del contributo di BreedOmics®, un laboratorio di Analisi Genomiche dell’Università di Padova, e prevede il recupero del germoplasma locale da parte di T&T® finalizzato al miglioramento genetico di molte varietà autoctone. Uno degli obiettivi, infatti, è riportare alla memoria gli antichi sapori e profumi della cultura agricola veneta.
Il lavoro di selezione genetica assistita da marcatori molecolari, oltre a tutta la gamma dei radicchi, interesserà anche altre varietà tipiche locali: il sedano verde scuro (o nero), caratterizzato dall’intenso profumo della pianta ancora giovane; la catalogna frastagliata, dal gusto piacevole perché meno amaro rispetto a quello delle varietà in commercio e più tollerante alle malattie fungine; la riccia e la scarola; la cipolla "Musona" bianca e il pomodoro rustico tipo Cuore di Bue "T&T® Velluto" o allungato "T&T® Nasone".
Secondo la filosofia T&T®, il recupero e la salvaguardia delle colture tipiche nell’ambito di determinate specie orticole, nel caso specifico quelle venete e chioggiotte, passa attraverso la creazione di un patrimonio di risorse genetiche vegetali, una sorta di "banca dei semi", al quale attingere per caratterizzare le produzioni locali e migliorare la salubrità e la qualità organolettica e nutrizionale degli alimenti. In tal senso, la creazione dell’ibrido di radicchio è orientata alla valorizzazione delle colture tipiche.
Secondo l’orientamento dell’azienda è di valore il pensiero scientifico per il quale "il seme delle varietà migliorate geneticamente rappresenta già oggi, e sempre più rappresenterà domani, il più alto concentrato di tecnologia che possa essere messo a disposizione degli agricoltori" (Franco Lorenzetti - 1986).
Il fondatore della T&T®, nato nella prima metà del secolo scorso e che oggi dirige la sua azienda avvalendosi di tecnici, agronomi e genetisti, ben incarna l’identità dell’azienda stessa che unisce tradizione e innovazione: i metodi tradizionali di coltivazione e produzione orticola si sposano oggi con le moderne tecnologie di ricerca genetica nella complessa attività di un’azienda giovane, all’avanguardia e radicata nella realtà agricola veneta.
Contatti:
Romina Tiozzo Caenazzo
Responsabile Ufficio stampa e comunicazione
T&T Vegetable Seeds S.r.l.
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