Italia terzo importatore di banane dell'Ecuador
Al secondo posto si colloca il mercato russo con 339 milioni, seguito dall'Italia con 309,5 milioni. La novità è che la Russia, che era stata la prima meta della frutta ecuadoriana tra il 2007 e il 2009, ha ora ceduto lo scettro.
La stabilità dei prezzi nel mercato statunitense ha incoraggiato le imprese multinazionali (Dole, Chiquita, Noboa, Turbana e Del Monte) ad inviare la loro frutta ai porti degli Stati Uniti, dove il prezzo alla cassa si è mantenuto tra i 15 e i 16 dollari.
Sergio Seminario, produttore di banane ed esportatore, ha dichiarato che la posizione degli Stati Uniti come prima destinazione per le banane dell'Ecuador si deve proprio al mantenimento di prezzi stabili e al fatto di essere un mercato regolamentato.
Nell'ultimo anno (2009), gli Stati Uniti hanno importato banane da diversi paesi produttori, per l'equivalente di 1.461,2 milioni di dollari; nei primi 10 mesi del 2010, gli acquisti statunitensi di banane hanno raggiunto quota 1.390,9 milioni. Le esportazioni dal Guatemala ed Ecuador rappresentano il 50% di tale mercato.
Al contrario, nell'Unione europea e in Russia, i prezzi delle banane sono instabili. Per esempio, nell'UE una cassa di banane si vende tra i 13 e i 14 euro, ma siccome il tasso di cambio dell'euro è sceso, gli esportatori ricevono minori entrate.
Il freddo e le eccessive precipitazioni nevose hanno compromesso ui trasporti negli ultimi giorni. "Ciò provocherà una carenza temporanea di prodotto", ha detto Seminario.