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A cura dell'ALSIA

Uso dei fitoregolatori per la pezzatura del clementine

La pezzaturariveste un ruolo importante in quanto è uno dei pochi parametri che differenziail prezzo unitario nel clementine. E' possibile regolarla con adeguate tecnichecolturali, oppure utilizzando auxine. Va precisato che l’uso di queste sostanzedeve essere inserito in un contesto colturale che prevede piante in buono statovegeto-produttivo, senza problemi fitosanitari.

La pezzatura nel clementine è conseguenzadi altre fasi fenologiche come l’allegagione, la cascola fisiologica dei frutti.La pezzatura finale del frutto, inoltre, è determinata da fattori endogeni ed esogeni.Tra i primi si ricordano quelli genetici, la posizione del frutto e la competizionetra organi in accrescimento. I fattori esterni come le condizioni climatiche ededafiche, la tecnica colturale (potatura, fertilizzazione, irrigazione, ecc.), interagisconoper cui è difficile stabilirne l’incidenza precisa sul fenomeno.

L’umidità del suoloè il fattore più importante per la pezzatura dei frutti: infatti deficit idricinel periodo critico possono determinare frutti di dimensioni inferiori. L’irrigazioneva gestita con turni brevi e bassi volumi. Importante è lo stato nutrizionale dellapianta, influenzato dalla fertilità del terreno e dagli apporti di fertilizzanti.

Tra i microelementi, la carenza di zinco determina una minore pezzatura, mentre sial’azoto che il fosforo hanno un’azione sulla qualità organolettica del frutto; apportifogliari nelle prime fasi di accrescimento di nitrato di potassio alla quantitàdel 1% determina un aumento della pezzatura senza inficiare la qualità dei frutti.

Tra gli interventi praticabili si ricordano l’incisione dei rami e l’applicazionedi fitoregolatori. L’incisione anulare dei rami consente l’accumulo di sostanzenutritive nella parte aerea della pianta, provoca una serie di cambiamenti ormonali,di carboidrati e altre sostanze che favoriscono l’accrescimento del frutto.

Questatecnica è applicata negli agrumi sia per migliorare l’allegagione che la pezzatura.L’efficacia dipende dal momento di esecuzione, che coincide, per incrementare lapezzatura, con la fine della cascola fisiologica di giugno. Se si ritarda l’epocadi esecuzione si ha una minore efficacia, il medesimo effetto si ottiene se la si anticipa.L’effetto positivo dell’incisione, valido per tutte le specie e varietà sia di arancio sia di mandarino-simili, si concretizza con incrementi del diametro dei frutti dai2,5 a 4 mm.

L’aumento della pezzatura si ha con l’applicazione di fitoregolatori,in particolare sostanze auxiniche, che risultano maggiormente efficaci quando sipassa dalla I alla II fase di accrescimento del frutto. Le auxine determinano l’accrescimentoper distensione cellulare; i fitoregolatori utilizzati sono di sintesi ed appartengonoal gruppo dei fenossiacidi. Se l’intervento viene effettuato prima del momento ottimalesi può avere un effetto diradante. Le applicazioni tardive necessitano l’aumentodelle dosi, in quanto l’effetto può essere nullo o controproducente. L’epoca diapplicazione è determinata dalle dimensioni dei frutti: un diametro tra i 15 e 20mm per il clementine, 20-25 mm per il satsuma e 25-30 mm per l’arancio.

Come pertutti i fitoregolatori le piante devono essere in uno stato vegeto-produttivo ottimale,l’applicazione non va effettuata nelle giornate ventose così come in quelle di maggioreinsolazione e temperatura più alta. Il volume di acqua utilizzata deve permetteredi bagnare in maniera adeguata la pianta, con 20-25 hl per ettaro, assicurando almeno5 l di soluzione per pianta.

Rispetto alle formulazioni chimiche delle molecolele sostanze che, in altri areali agrumicoli, sortiscono i migliori risultati sonoil 3,5,6 TPA, meglio conosciuto come Maxim, e il Fenotiol, che si applicano rispettivamente a 10 e 20 ppm. Gli incrementi di diametro che si possono conseguire variano dai 3 ai 6 mm a seconda della specie e varietà.

L’efficacia di questi prodotti è stataconfermata in prove condotte nel Metapontino, dove sono state condotte delle provesperimentali utilizzando il Triclopir (3,5,6-trichloro-2-pyridyloxyacetic acid),e il Fenotiol. L’efficacia sulla pezzatura del Maxim è già nota sia in Italia, mentreper il Fenotiol era nota soprattutto in Spagna. Nelle tesi trattate con le sostanzeauxiniche si è avuta una maggiore incidenza delle classi di calibro superiori,soprattutto la classe 2 per il Maxim, mentre il Fengib (Fenotiol e Acido gibberellico)ha manifestato una maggiore incidenza per le classi di calibro 1 e 3. L’incidenzadella classe di calibro 4 è stata minima, mentre per entrambi gli auxinici vi èstata una incidenza nella classe di calibro 1 superiore al 10%.

Considerando che l'applicazione delle sostanze auxiniche si estrinseca principalmente sul peso medio dei frutti, nel grafico qui sotto si evidenzia come l'aumento della pezzatura media si è avuto per entrambe le tesi.



Un altroaspetto da considerare è l’anticipo e la migliore colorazione dei frutti, importanteai fini di una maggiore remunerazione delle produzioni. Dai dati analitici è statonotato che i frutti trattati con Maxim hanno un contenuto in succo inferiore rispettosia al controllo che al testimone, comunque superiore ai limiti minimi previstidalle norme di qualità. La tesi trattata con Fengib, presenta una succosità maggioreanche rispetto al testimone. Il grado zuccherino (°Brix) è risultato leggermenteinferiore, mentre il rapporto di maturazione, dato il minore contenuto in acidi,è risultato superiore.

L’anticipata e migliore colorazione della buccia può consentireun anticipo nello stacco, e quindi della commercializzazione, con una migliore remunerazionenei prezzi. Questo aspetto sopperisce ad alcune carenze delle cultivar precoci diclementine, con frutti maturi internamente ma non sufficientemente colorati esternamente,fenomeno più evidente in annate con poche escursioni termiche tra giorno e notte
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Per ogni ulteriore informazione:
ALSIA - Agenzia Lucana di Sviluppo e Innovazione in Agricoltura
A.A.S.D. PANTANELLO
SS 106 Ionica km 448.2
75010 Metaponto (MT)
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Fax: (+39) 0835 74528
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