Le esportazioni filippine di banane in Cina compromesse da una disputa territoriale
La Secca di Scarborough si trova infatti in acque che Manila considera "parte integrante del proprio territorio"; così come Pechino, che afferma di essere in possesso di numerosi documenti storici che ne attestano la sovranità territoriale. Ora però la questione rischia di coinvolgere anche gli scambi commerciali tra i due paesi.
La Cina ha infatti improvvisamente inasprito le misure di quarantena sulla frutta filippina d'importazione.
Stephen Antig, presidente dell’Associazione dei Produttori ed Esportatori di Banane Filippini (PBGEA), che esporta da più di 10 anni banane Cavendish, ha riferito che il settore si è sorpreso dell'imposizione di norme più rigide per le spedizioni di banane in Cina.
La Cina ha rifiutato un carico di banana proveniente dalle Filippine, a quanto pare per non aver passato dei test di quarantena anche se, secondo Antig, molte società di Mindanao utilizzano tecnologie all’avanguardia per processare i prodotti e c’è la certezza che non ci siano problemi relativi alle spedizioni perché si è prestata molta attenzione.
Il rifiuto ha innervosito il settore delle banane di Mindanao, costituito da circa 18 società, le quali ora temono di perdere il prezioso mercato cinese, solo per una questione politico-territoriale come quella della Secca di Scarborough.
"La Cina ha tutto il diritto di imporre controlli fitosanitari più rigidi - ha sottolineato Stephen Antig - ma è quantomeno strano che tutto ciò sia saltato fuori ora che c’è questa disputa sulla secca".
Secondo Antig, circa la metà dei 75 milioni di casse di banane filippine esportate si dirigono in Cina, che risulta il maggior cliente per la banana Cavendish delle Filippine; pertanto, se si dovesse perdere questo enorme mercato, il contraccolpo per il settore bananicolo sarebbe devastante.