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Bananera Noboa: tra incudine e martello

In sei anni, il Gruppo Noboa ha esportato banane dall'Ecuador attraverso almeno quattro società che rappresentano il suo impero commerciale. L'azienda Exportadora Bananera Noboa (EBN) ha infatti smesso di effettuare spedizioni nel 2010, sostituita da Bananera Continental (Banaconti) la quale ha proseguito le esportazioni fino al 2011. Lo scorso gennaio, questa è stata sostituita da Gitzycorp SA per un solo mese e, in febbraio, è diventata operativa Truisfruit SA. Secondo le statistiche dell'Associazione degli esportatori di banane dell'Ecuador (AEBE), il gruppo, guidato dall'uomo d'affari e politico Alvaro Noboa, resta al secondo posto nel settore.

Il carosello delle società è iniziato mesi dopo che il Servicio de Rentas Internas (SRI) ha notificato all'EBN i risultati finali dell'audit sull'esportatore, in cui l'autorità fiscale ha individuato una differenza negativa rispetto all'imposta sul reddito pari a 49,1 milioni di dollari per l'anno 2005. La notifica è stata eseguita nell'aprile 2009, ma un mese dopo la società ha presentato un reclamo amministrativo. 

Da lì si è susseguita una serie di incidenti giudiziari (estensioni, ordini di annullamento, ricorsi, opposizioni, ecc.) per un totale di 33 azioni, secondo l'SRI. Venerdì 28 settembre 2012, però, Carlos Marx Carrasco, direttore dell'SRI, ha annunciato che sono state comminate al gruppo delle misure cautelative, a mantenimento dei fondi per onorare creditori presenti e futuri; il divieto di disporre delle azioni, dei beni immateriali e immobiliari e il sequestro dei veicoli terrestri, aerei e marittimi. Tutto questo nei confronti di EBN, società collegata al gruppo e contro Alvaro Noboa personalmente. Quest'ultimo ha anche il divieto di lasciare il paese. Anche se, quando è stato adottato il provvedimento, il proprietario si trovava negli Stati Uniti. 

(Fonte: ElComercio.com)
Data di pubblicazione: