"I "piani di campagna" francesi per il settore dei prodotti ortofrutticoli? Per la UE sono aiuti di Stato"
Lo afferma il Tribunale UE, che conferma la decisione della Commissione. I "piani di campagna" sono stati istituiti in Francia per attenuare gli effetti delle eccedenze temporanee dell’offerta di prodotti ortofrutticoli, per regolare il corso dei mercati mediante un approccio collettivo coordinato e per finanziare azioni strutturali destinate a consentire l’adeguamento di tale settore al mercato. Il fondo è stato gestito da comitati economici agricoli registrati, che riunivano le organizzazioni dei produttori agricoli a livello regionale. Ed è stato alimentato per il 30-50% mediante contribuzioni volontarie dei produttori. Con la conseguenza che chi non ha versato i contributi non ha potuto beneficiare degli aiuti. Per il resto, il fondo è stato alimentato dall’Office national interprofessionnel des fruits, des légumes et de l’horticulture (Oniflhor), ente pubblico a carattere industriale e commerciale posto sotto la tutela della Stato francese.
Dal 1992 al 2002 alcune organizzazioni francesi di produttori ortofrutticoli hanno ricevuto aiuti versati nel fondo operativo, per un importo – stimato dalla Commissione – di oltre 330 milioni di euro. Nel 2009 la Commissione ha ritenuto che gli aiuti costituissero aiuti di Stato illegittimi – non essendole stati notificati – e incompatibili con il mercato comune. Ha dunque ordinato alla Repubblica francese di procedere al loro recupero, con gli interessi, presso i relativi beneficiari.
Ma la Repubblica francese, la Fédération de l’organisation économique fruits et légumes (Fedecom) e i Producteurs de légumes de France hanno proposto ricorsi di annullamento contro tale decisione dinanzi al Tribunale. Ricorsi respinti, però dal Tribunale.
Secondo il Tribunale europeo il criterio per identificare gli aiuti di stato, benché essi siano in parte finanziati mediante contributi volontari dei beneficiari, non è l’origine iniziale delle risorse, ma il livello di intervento dell’autorità pubblica nella definizione delle misure e delle loro modalità di finanziamento.
In Francia è stato proprio un ente pubblico posto sotto la tutela dello Stato (l’Oniflhor) il soggetto che ha deciso in modo unilaterale in merito alle misure finanziate mediante i piani di campagna, alle modalità della loro attuazione e del loro finanziamento. I comitati economici agricoli registrati, pur essendo incaricati di gestire il fondo operativo destinato al finanziamento di tali misure, non hanno disposto di alcun margine di manovra nella loro applicazione. I beneficiari delle misure hanno disposto soltanto del potere di partecipare o no al sistema così definito dall’Oniflhor, accettando o rifiutando di versare le quote degli operatori fissate da tale ente.