Rodolfi Mansueto: un pomodoro trasformato da record in materia di certificazioni
La prima è la ISO 9001, conseguita nel 1996. Una curiosità: a riprova dell'attenzione per la qualità che contraddistingue l'azienda, quello della Rodolfi è il certificato numero tre a livello nazionale per il settore alimentare.
A decorrere dalla campagna del pomodoro 2005, la Rodolfi Mansueto ha ottenuto la certificazione ambientale ISO 14001. "La ISO 14001 rappresenta il riconoscimento delle politiche di tutela dell'ambiente che la nostra azienda mette in atto - spiega Aldo Rodolfi, amministratore delegato - Voglio ricordare che la Rodolfi Mansueto ha la propria sede principale all’interno del Parco Regionale Fluviale del Taro. Negli anni abbiamo fatto investimenti importanti per rinnovare i propri impianti produttivi, selezionando tecnologie all'avanguardia con l'obiettivo di ridurre il consumo di acqua, non più impiegata, ad esempio, nel trasporto dei pomodori lungo le linee. Inoltre disponiamo di un sistema di filtrazione e depurazione che ci permette di riutilizzare le acque reflue nel ciclo produttivo".
Nel 2008 è arrivata la certificazione ISO 2205: lo standard in questione definisce la rintracciabilità di filiera, che nel caso della Rodolfi Mansueto parte dal seme (lotto e varietà), passa per il campo in cui il seme stesso è trapiantato per arrivare al prodotto finito. L'impegno dell’azienda è verso una produzione tendente al Km zero: il 30% del pomodoro fresco che la Rodolfi Mansueto trasforma arriva dal circondario, quindi dalle province di Parma, Piacenza e Mantova, tutte nella Pianura Padana.
"Nel 2011, poi, abbiamo implementato un impianto fotovoltaico - continua Aldo Rodolfi - La potenza massima è di 930 kWp. Siamo così in grado di coprire circa il 13% del nostro fabbisogno di energia elettrica. Infine, abbiamo adottato una rigorosa politica di raccolta differenziata".
La Rodolfi Mansueto è poi in possesso della certificazione biologica per la lavorazione del pomodoro, in conformità con i regolamenti CE 834/07 e CE 880/08, della certificazione BRC Global Standard for Food Safety, fondamentale per poter esportare i prodotti in quanto riconosce l’affidabilità aziendale, e della certificazione IFS (International Food Standard) "Higher Level", relativa all'igiene e alla sicurezza del prodotto alimentare. Infatti, come spiega Giovanni Minardi: "Su un totale di 150 ore di formazione erogate ai nostri lavoratori nel corso degli ultimi 12 mesi, il 40% circa ha riguardato proprio quest'ultimo tema".