Obbligatorio il 20% di succo di frutta anche in acque toniche e aperitivi: la protesta del settore bibite
Assobibe (Associazione Italiana tra gli Industriali delle Bevande Analcooliche) e Mineracqua (Federazione Italiana delle Industrie delle Acque Minerali Naturali, delle Acque di Sorgente e delle Bevande Analcooliche) giudicano assurda la decisione del Parlamento di modificare le decisioni del Governo ed estendere l'obbligo anche alle bevande cosiddette di fantasia.
Secondo Assobibe, se da una parte si prende atto dell'incremento della quantità di succo nelle cosiddette aranciate approvato in settembre dal Governo nel decreto legge Sanità, non ha senso la decisione del Parlamento di estendere l'obbligo del 20% anche a prodotti che nulla c'entrano con le bevande a base di succo (disciplinate dall' art. 4 del DPR 719/58).
Questi prodotti, tra cui rientrano per esempio acque toniche e aperitivi analcolici aromatizzati agli agrumi, nascono per rispondere a preferenze di gusto ed esigenze di mercato diverse rispetto alle bevande a base di succo. Tipicamente contengono solo aromi o piccole percentuali di succo di agrumi. Una legge che impone di trasformarli in bevande con caratteristiche analoghe a quelle di un'aranciata è, secondo le associazioni, insensata. Per questo lanciano quindi un appello al Governo e Parlamento affinché vengano rivalutate le decisioni su questo argomento.