Una ricerca condotta nell'ambito del progetto di ricerca Europeo Veg-i-Trade ha scoperto che i produttori di lattuga possono ridurre del 25% la quantità di acqua per l'irrigazione utilizzata in campo. Utilizzare meno acqua significa aumentare la shelf-life della lattuga, ridurre i costi di produzione e migliorare la sostenibilità del sistema di coltivazione in termini di risparmio idrico, prevenendo così quelli che sono i problemi relativi alla scarsità d'acqua dovuta al cambiamento climatico.
La Prof. Mieke Uyttendaele del Dipartimento di Sicurezza e Qualità Alimentare dell'Università di Gent (Belgio) è il coordinatore del progetto Veg-i-Trade, che coinvolge 23 partner fra enti di ricerca ed imprese provenienti da 10 diversi Paesi, e studia il possibile impatto della globalizzazione e del cambiamento climatico sulla sicurezza alimentare dei prodotti ortofrutticoli freschi.
La prof.ssa Mieke Uyttendaele della Universiteit Gent.
I cambiamenti climatici che si stanno verificando nel mondo, stanno portando gradualmente ad una riduzione della disponibilità idrica e ad un aumento delle temperature. Sapendo che circa il 70% dell’acqua viene utilizzata per le attività agricole, una delle sfide degli agricoltori del bacino del Mediterraneo è proprio quella di ridurre la quantità di acqua utilizzata attraverso una gestione idrica più efficiente.
Il dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari dell'istituto di ricerca spagnolo CEAS-CSIC, partner del progetto Veg-i-Trade, ha valutato l'effetto di diverse quantità di acqua per l'irrigazione sulla qualità e sicurezza della lattuga di IV gamma, in particolare ha valutato la lattuga Romana e la lattuga Iceberg.
La sperimentazione è durata 3 anni, i campi sperimentali sono stati allestiti presso l'azienda agricola spagnola Primaflor (Pulpì, Almeria), uno dei più importanti produttori di lattuga in Europa e partner del progetto Veg-i-Trade.
Per la sperimentazione sono state saggiate 5 quantità di acqua per l'irrigazione:
- Quantità regolarmente utilizzata (D1),
- 25% di acqua in più rispetto alla dose D1,
- 50% di acqua in più rispetto alla dose D1,
- 25% di acqua in meno rispetto alla dose D1,
- 50% di acqua in meno rispetto alla dose D1.
Questa scoperta comporta dunque molti vantaggi: in particolare utilizzare il 25% in meno di acqua ha permesso di ottenere una lattuga con caratteristiche qualitative migliori ed ha avuto un effetto diretto e positivo sui costi di produzione. In questo caso, dall'analisi dei costi è emerso che ridurre del 25% la quantità d'acqua per l'irrigazione ha permesso di risparmiare 200,00 €/ha/anno.
Fonte: http://www.alphagalileo.org/ViewItem.aspx?ItemId=122191&CultureCode=en
Per ulteriori info sul progetto Veg-i-Trade vedi articolo FreshPlaza del 19/03/2012.