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Dall'uva, due molecole antiossidanti che potranno essere impiegate in medicina

Risultati molto promettenti giungono da una ricerca effettuata da un'équipe del Centro Nazionale delle Ricerche, guidata dal prof. Gianpietro Ravagnan, Professore ordinario di Microbiologia presso l'Università Cà Foscari di Venezia.

Lo studio ha infatti evidenziato il funzionamento e le potenzialità antiossidative e anti-radicali liberi delle molecole resveratrolo e polidatina, integratori naturali estratti dall'uva e dal vino rosso.

Uno degli effetti più significativi potrà riguardare la potenziale capacità mitigatoria sulle infiammazioni derivanti dai trattamenti a cui sono sottoposti i malati oncologici.

I resveratrolo è originato dalla fermentazione dell'uva da vino rossa, mentre la polidatina è una sorta di progenitrice (glucoside), in quanto già disponibile nella buccia dell'uva non fermentata. Anzi, è presente in natura nella frutta e verdura a pigmentazione rossa (uva, frutti di bosco, mele).

Si tratta di molecole spazzine, in inglese "scavenger", in grado cioè di "spazzare via" i radicali liberi (funzione anti ROS), e quindi di mitigare gli effetti infiammatori delle terapie chemio e radioterapiche riducendo lo stress metabolico cui è sottoposto l'organismo.

La polidatina è lipo e idrosolubile, ciò significa che rispetto al resveratrolo ha maggiore capacità di assorbimento cellulare e maggiore durata nell'organismo, in pratica è più efficace.

Ulteriori studi sono in corso.
Data di pubblicazione: