Come riferisce a FreshPlaza Claudio Scandella, category manager esotico-etnico dell'azienda Spreafico: "I mercati di importazione dell'avocado Hass sono diversi: Cile, Perù, Messico, Spagna, Israele, Sudafrica, ecc. E' la varietà di avocado più consumata al mondo. Siamo noi italiani, insieme ai tedeschi, a consumare essenzialmente avocado verde, mentre ad esempio gli inglesi e i francesi (o gli spagnoli) preferiscono quasi esclusivamente avocado Hass. E' una questione di conoscenza dei prodotti, un fatto storico legato a diversi fattori."
"In Italia si consumano, quasi esclusivamente, le varietà di avocado verde (Fuerte, Ettinger, Pinkerton e altre) e vengono utilizzati solo calibri considerati grandi (10-12) - puntualizza il manager - Di quello che produce una pianta perciò utilizziamo soltanto una parte, e cioè i calibri che trovano mercato in Italia."
Per quanto riguarda la varietà Hass (considerato avocado 'nero' a causa della colorazione che prende la sua buccia durante la maturazione), per il mercato italiano i volumi sono limitati e in questo caso i calibri disponibili vanno dal 16 al 24.
"I mercati tradizionali sono decisamente interessati al prodotto, si rendono conto della bontà di questo avocado e quindi cercano di promuoverlo in tutti i modi. La grande distribuzione prosegue invece proponendo l'avocado verde e questo non permette una diversificazione veloce. In questo modo, ci vorrà del tempo per far capire al consumatore le peculiarità delle due diverse varietà."
"In questo momento, importiamo avocado solo da Israele, almeno per quanto riguarda le varietà verdi. La produzione israeliana è quasi al termine e proseguirà ancora per circa un mese, dopodiché passeremo al Perù e, a seguire, al Sudafrica. Il trend è abbastanza costante, i prezzi sono in linea con quelli dello scorso anno. La domanda è buona."
"I nostri consumi - prosegue Scandella - sono aumentati e quelli generali del prodotto continuano a crescere da 10 anni a questa parte. Si registra un trend positivo costante. Ormai l'avocado è entrato a far parte del circuito familiare, per cui la gente lo conosce, si avvicina e comincia a utilizzarlo in diversi modi. Ecco quindi che aumenta la domanda e crescono i volumi."
Per quanto riguarda altri prodotti esotici, il trend è abbastanza costante, sempre in crescita. "Lo scorso anno abbiamo sofferto un po' con il mango; è stato uno dei prodotti che forse ha pagato di più la crisi, in quanto si tratta di un frutto ancora non conosciutissimo - conclude Scandella - E' stato più facile per alcune persone eliminare il mango dalla spesa familiare, che rinunciare ad altri prodotti. Ora però notiamo che siamo ritornati a livelli più o meno normali."
Contatti:Claudio Scandella
Category Manager esotico-etnico
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