"Policoro (MT): resoconto del convegno "Dieta Mediterranea e benefici della frutta: la Fragola"
Sabato 23 marzo 2013 a Policoro (MT) si è tenuta una serata dal titolo "Dieta Mediterranea e benefici della frutta: la Fragola". L'evento, organizzato dall'associazione L.A.Me.T.A. (Libera Associazione Mediterranea Tecnici in Agricoltura) ha costituito il secondo appuntamento della serie "Percorsi Degustativi", che i tecnici associati stanno dedicando al modello alimentare della "Dieta Mediterranea", proclamato patrimonio immateriale dell'Umanità dall'UNESCO.
In tale stile di alimentazione svolgono un ruolo fondamentale alcuni prodotti tipici dell'agricoltura italiana in genere e del Metapontino in particolare, come appunto la fragola. Con 540 ettari destinati a fragolicoltura, infatti, la Basilicata rappresenta la terza principale regione produttrice in Italia, preceduta da Campania (890 ettari) e Veneto (616 ha).
La serata si è articolata in due momenti: una fase convegnistica e una cena di gala ("La fragola nel piatto") il cui ricavato è stato in parte devoluto all'AIRC-Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro.
Il convegno
Dopo i saluti introduttivi di Berardino "Dino" Marchitelli, presidente L.A.Me.T.A., i lavori - coordinati da Rossella Gigli (FreshPlaza) - hanno visto gli interventi di due rappresentanti dell'AIRC.
Berardino Marchitelli.
Per prima ha preso la parola la Prof.ssa Rosa Pedio Diamante, presidente del Comitato Basilicata, la quale ha ripercorso le tappe fondamentali della storia dell'associazione, fondata nel 1965 grazie l'iniziativa di alcuni ricercatori dell'Istituto Tumori di Milano, tra cui il Prof. Umberto Veronesi e il Prof. Giuseppe della Porta.
Un momento dell'intervento della Prof.ssa Rosa Pedio Diamante.
La Prof. Pedio Diamante ha sottolineato l'importante ruolo di supporto e finanziamento alla ricerca svolto dall'associazione a livello nazionale e regionale. AIRC Basilicata assegna infatti ogni anno borse di studio per un importo di 50.000 euro ciascuna a promettenti ricerche condotte da giovani oncologi.
Il tavolo dei relatori.
E' seguito lo stimolante intervento del Prof. Antonio Moschetta, docente dell'Università di Bari e ricercatore AIRC, il quale ha ammonito contro lo smarrimento di quelle sani abitudini alimentari che per secoli hanno preservato le popolazioni mediterranee da alcune tipologie di tumori. La situazione odierna è infatti pericolosamente rovesciata, con regioni come Basilicata, Calabria e Puglia che guidano le classifiche per obesità infantile e per casi di tumore al colon-retto e al seno anche in fasce di popolazione relativamente giovani.
Prof. Antonio Moschetta.
L'abuso di zuccheri intervenuto negli ultimi decenni ha costituito il vero e proprio acceleratore del rischio oncologico nelle popolazioni mediterranee; di contro, alimenti come la fragola (e come frutta e verdura in genere), abbassano l'indice glicemico dell'organismo, riducendo il "carburante" del quale le cellule tumorali si nutrono, cioè proprio gli zuccheri. L'introduzione di antiossidanti, inoltre, "detossifica" l'organismo e lo aiuta a "disinnescare" potenziali formazioni tumorali. E se la corretta alimentazione può fare già molto, i suoi effetti benefici vengono grandemente potenziati abbinandoli all'attività fisica.
Un passaggio del seguito intervento del Prof. Moschetta.
"I guai di questa nostra terra li abbiamo creati noi - ha sottolineato il Prof. Moschetta - e solo noi possiamo rimediare, ritrovando la nostra identità, prima di tutto quella culturale; altrimenti rischiamo di vanificare i vantaggi derivanti dalla diagnosi precoce dei tumori e dalle cure farmacologiche."
Oltre che attraverso i suoi benefici salutari, la fragola può conquistare un pubblico più ampio puntando anche su un migliorato profilo aromatico. Negli ultimi decenni, infatti, la ricerca varietale sulla fragola ha prodotto eccellenti risultati, come ricordato dal direttore generale di Planitalia, Carmela Suriano, la quale ha illustrato le principali fasi storiche di questa cultivar e i progressi più recenti.
Carmela Suriano, direttore generale Planitalia.
Se fino agli anni '80 del Novecento, infatti, i genetisti si erano concentrati soltanto sulle dimensioni della fragola - che però penalizzavano l'aroma - negli anni Duemila è arrivata la svolta, grazie anche all'opera della spagnola Planasa (di cui Planitalia costituisce la filiale italiana), oggi leader nella ricerca e produzione di nuove varietà di fragole, piccoli frutti, pesche, nettarine e susine.
"Da quel momento - ha illustrato Carmela Suriano - il miglioramento varietale si è focalizzato sul profilo organolettico, sull'ampliamento del calendario produttivo (un tempo troppo concentrato) e sulla rusticità della pianta, in grado di resistere meglio agli stress ambientali e dunque di contribuire a tecniche agronomiche più sostenibili, con limitati interventi fitoiatrici."
Il risultato più riuscito di questo nuovo percorso della ricerca è stata la fragola Candonga (o Sabrosa), oggi vera regina dell'areale metapontino, nel quale rappresenta il 90% della produzione totale. "Legare questa fragola al nostro territorio e renderla più riconoscibile per il consumatore finale è l'obiettivo che ci siamo prefissi attraverso l'ideazione del marchio "Candonga di Basilicata"; peccato che il suo ambito di applicazione sia rimasto circoscritto e che non abbia coinvolto altre realtà aziendali locali, per miopi logiche individualiste."
A concludere la fase convegnistica, gli interventi di Salvatore Pecchia e Nicola Vallinoto dell'OP Assofruit Italia, tra le principali organizzazioni di produttori del sud Italia, che opera prevalentemente in Basilicata, Calabria e Puglia.
Rossella Gigli e Salvatore Pecchia.
Le tappe della storia della OP sono state ricordate da Pecchia, il quale ha sottolineato come: "Aggregare l'offerta non basta. Serve fare qualità, utilizzando al meglio gli strumenti economici che sono previsti dai Piani Operativi e che possono tradursi nell'incremento del valore commerciale delle produzioni attraverso idonee certificazioni e infrastrutture, attività di ricerca e sviluppo, metodi di produzioni rispettosi dell'ambiente, come la cosiddetta "lotta integrata", l'ottimizzazione delle concimazioni, l'introduzione di insetti impollinatori e la pacciamatura con materiali biodegradabili."
Da parte sua, Nicola Vallinoto ha esaminato a fondo il significato del termine qualità, giungendo alla conclusione che esso indica l'accettabilità di un prodotto da parte di un consumatore che ne è soddisfatto; un concetto passibile dunque di evoluzione e che deve sempre rimanere "orientato al mercato". "Occorre produrre ciò che si vende e non vendere ciò che si produce - ha ricordato Vallinoto - per questo il prodotto di qualità e il suo corretto posizionamento sul mercato costituiscono l'unica via di uscita per la nostra ortofrutta."
Nicola Vallinoto in un momento della sua relazione.
Vallinoto ha poi completato il suo intervento con la disamina delle norme obbligatorie e volontarie (sia nazionali, sia comunitarie) che accompagnano la fase commerciale di frutta e verdura, a cominciare dalla tracciabilità, passando per igiene, sicurezza, limiti massimi di residui, certificazioni e capitolati con la GDO-Grande Distribuzione Organizzata.
I lavori sono stati chiusi dall'intervento della neo rieletta parlamentare lucana, On. Maria Antezza, tra i firmatari in Commissione agricoltura al Senato durante la precedente legislatura del Disegno di legge del 23 maggio 2012 "Disposizioni per la valorizzazione e la promozione della dieta mediterranea" che, partendo da considerazioni di tipo sanitario, propone di considerare il riconoscimento dell'UNESCO come presupposto importante per avviare iniziative a livello nazionale a sostegno della ricerca, divulgazione e promozione di uno stile alimentare basato su alcune eccellenze del made in Italy, e ormai considerato strumento di tutela della salute.
Onorevole Maria Antezza.
La cena di gala
Al termine del convegno, la sala è stata allestita per ospitare la cena di gala "La fragola nel piatto".
Sopra: i tavoli della cena di gala. Sotto: tagliata di seppie su letto di valeriana con fragole Candonga.
Il menu, creato dagli chef Giuseppe Carbone e Michele Iuliano dell' "Hotel Residence Heraclea" ha proposto sorprendenti quanto gustosi abbinamenti, nei quali la fragola ha costituito il filo conduttore.
Sopra: gli chef della serata, Giuseppe Carbone e Michele Iuliano insieme a Rossella Gigli. Sotto: risotto con code di gamberi e fragole Candonga, mantecato con scorzetta di limone di Rocca Imperiale.
Sapientemente accordati ad ogni portata, vini DOC Lucani sono stati suggeriti dal dott. Francesco Battifarano, presidente Vini DOC Matera.
Sopra: Francesco Battifarano e Rossella Gigli. Sotto: filetto di branzino in vellutata di fragole Candonga.
Un plauso, dunque, all'intraprendenza dell'associazione L.A.Me.T.A. per l'ottima riuscita dell'evento, dal quale sono stati tratti notevoli spunti di riflessione e ispirazione.
Sopra: foto di gruppo. Sotto: cheescake con salsa di fragole.
Si ringrazia infine il "Policoro Camping Village" per la gentile ospitalità fornita al camper della Redazione di FreshPlaza. Il campeggio, ubicato in una pineta a poche centinaia di metri dal lido, si distingue per i bungalow dai colori vivaci, affittati anche fuori stagione a prezzi molto competitivi.