A sud di Catania, l'incidenza raggiunge valori tali (50%) da far ritenere impossibile l'eradicazione del virus (tecnicamente "zona di insediamento del virus"), pertanto sarà necessario procedere alla riconversione su portinnesti resistenti/tolleranti.
E' quanto rende noto il Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia, specificando che osservazioni pluriennali dimostrano che in piante adulte, con una struttura ben sviluppata, le infezioni mediate da insetti vettori danno luogo ad un'evoluzione della malattia lenta, ben diversa da quella che si registra nel caso di infezioni in vivaio o nelle prime fasi d'impianto.
Ciò lascia ritenere che, in zone d'insediamento del virus, fatti i dovuti accertamenti, non sarebbe impossibile mettere in atto interventi utili per rallentare o mitigare gli effetti dell’infezione e prolungare la redditività dell'impianto. Come peraltro avviene in Paesi con una lunga esperienza di convivenza con CTV, con soluzioni differenti guidate da valutazioni economiche, a seconda che si tratti di "zone focolaio" o "zone di insediamento".
La caratterizzazione biologica e molecolare degli isolati di CTV presso i laboratori del Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia ha consentito:
- la mappatura della malattia e l'individuazione di piante con caratteri fenotipici di recovery;
- la caratterizzazione della struttura genetica della popolazione del virus;
- il sequenziamento dell'intero genoma dei due isolati più diffusi.
Reazioni sintomatologiche rilevate in seguito all'infezione dell'isolato CTV- SY su diverse piante indicatrici.
In nessuna area della Sicilia sono stati rilevati ceppi aggressivi che provocano butteratura del legno, per i quali non esistono portinnesti resistenti. Per analizzare le infezioni naturali veicolate da afidi sono stati presi in esame cinque diversi portinnesti esposti ad infezioni naturali in ambienti diversi. Il Citrus macrophylla ha mostrato di essere più suscettibile alle infezioni naturali operate da vettori, raggiungendo percentuali d'infezione fino al 40%, a volte con sintomi marcati di butteratura del legno.
Il sequenziamento del genoma completo di CTV è stato effettuato per due isolati rappresentativi della popolazione siciliana per diffusione e gravità dei sintomi, SG29 e Bau282, già ampiamente caratterizzati sia dal punto di vista biologico che molecolare. L'isolato SG29 si caratterizza per la gravità dei sintomi di ingiallimento dei semenzali (seedling yellow) di arancio amaro e, sotto il profilo economico, per i gravi danni che induce su piante di arancio dolce innestate su arancio amaro. L'isolato Bau282 è rappresentativo invece di isolati mild, blandi, che non inducono sintomi visibili né su arancio amaro, né su piante bimembri di arancio dolce su arancio amaro.
Attualmente in corso è l'analisi degli RNA interferenti (siRNA) generati nelle piante infette dai due isolati, piccoli frammenti di 20 – 25 nucleotidi che inibiscono l'espressione del virus, dalla quale sarà possibile avere informazioni utili per future strategie di lotta.
Si ringrazia il Prof. Antonino Catara – responsabile del Progetto.
Per ulteriori informazioni:
Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia
Z.I. Blocco Palma I stradale G. Agnelli, angolo V. Lancia
95121 Catania
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Web: www.pstsicilia.org