Maurizio Pelliconi e' il nuovo presidente di Cia-Conad
Il nuovo presidente subentra a Mario Natale Mezzanotte, uno dei titolari del superstore Conad Giardino di Forlimpopoli, al vertice di Commercianti indipendenti associati dal 1991. Classe 1942, cooperatore sin dall’età di 14 anni, Mezzanotte è socio Conad dal 1967 e ha ricoperto anche la carica di presidente nazionale, dal 1995 fino a poche settimane fa.
Da sinistra, Maurizio Pelliconi e Mario Natale Mezzanotte.
Insieme a Pelliconi, il Consiglio della cooperativa ha eletto il nuovo vicepresidente, Daniele Galluzzi, 60 anni, socio di Pesaro-Urbino. Nuova nomina a consigliere anche per Enrico Gaspari, 36 anni, titolare del Conad di Castrocaro e Terra del Sole (FC).
"Ho cominciato a 18 anni come apprendista macellaio facendo tutta la gavetta in negozio", racconta Maurizio Pelliconi. Socio imprenditore dall’età di 24 anni, vicepresidente di Cia-Conad dal 2003, Pelliconi ha lanciato numerosi punti vendita in Romagna ed è stato uno dei primi imprenditori della grande distribuzione in Italia ad aprire un distributore di carburante.
"Sostituire un punto di riferimento come Mario Natale Mezzanotte non sarà facile, da lui ho imparato tantissimo ed è un grande onore succedergli - dice Pelliconi - A lui vanno l’affetto e il ringraziamento di tutta la squadra per la capacità e la trasparenza dimostrate in 22 anni di impegno. Il primo obiettivo che mi pongo per il mio mandato? È lo sviluppo. Questa cooperativa ha festeggiato i 50 anni di crescita e vogliamo festeggiarne insieme altri 50. Oggi possiamo confrontarci con mercati nuovi come quello dei prodotti farmaceutici e dei carburanti, ma la nostra missione rimane quella di fare impresa, offrendo ai clienti la migliore qualità al miglior prezzo possibile e lavorando per la crescita dei nostri territori."
"Questi anni - si congeda Mezzanotte - mi hanno lasciato la soddisfazione degli ottimi risultati raggiunti dalla cooperativa. Sono orgoglioso di aver contribuito a promuovere nei soci la coscienza del fatto che la nostra forza nasce dallo stare insieme e dalla cooperazione. Ho solo un rammarico - scherza - perché nonostante tanti successi non siamo riusciti ad inventare un antibiotico contro la burocrazia, che ancora oggi opprime gli imprenditori."