Quali sono gli incentivi per un nuovo investimento in tecnologia? Risponde Angelo Benedetti (Unitec)
Fondata con il nome attuale nel 1993, oggi UNITEC è un'impresa che dà lavoro a oltre 150 persone. Dispone di una rete di filiali, operative nei più importanti paesi in campo ortofrutticolo (con Francia, Spagna, Cile, Argentina e Stati Uniti) e di una struttura commerciale che consente di rilevare le esigenze dei clienti negli altri oltre 20 paesi in cui opera.
Nel giro di vent'anni, UNITEC è passata da un fatturato di 1,5 milioni di euro ad oltre 40, di cui circa il 90% realizzato sui mercati esteri.
FreshPlaza ha intervistato il presidente Angelo Benedetti (in foto) per un commento sullo scenario attuale del business delle tecnologie per l'ortofrutta.
FreshPlaza (FP) - In che misura si è riflessa fin qui la crisi economica nel settore macchinari?
Angelo Benedetti (AB) - La crisi economica, e conseguentemente dei consumi, ha determinato una contrazione dei prezzi nel mondo ortofrutticolo. Questa contrazione, a sua volta, ha diminuito la spinta a nuovi investimenti in tecnologia.
Siamo di fronte a un calo della domanda e ad un aumento della concorrenza. Ci sono anche situazioni particolari, come quella della batteriosi del kiwi, che ha quasi azzerato qualsiasi nuovo investimento per questa tipologia di frutto.
Persistono in ogni caso alcuni ambiti, nel panorama ortofrutticolo, dove la domanda di tecnologia che può ridurre i costi delle lavorazioni è ancora buona, perché questa aiuta sicuramente a contrastare le difficoltà del settore.
FP - Quali incentivi a tutt'oggi esistono, dal punto di vista della normativa italiana o europea, per un'azienda che volesse dotarsi di macchinari per la lavorazione dei prodotti ortofrutticoli?
AB - Non conosciamo tutti gli incentivi ai quali una centrale ortofrutticola può accedere, anche perché sono diversi per ogni tipologia di organizzazione società privata/cooperativa. Così come sono differenti (i contributi) anche per ogni area geografica.
A tale proposito, ci fa piacere sottolineare che l'incentivo maggiore per un nuovo investimento in tecnologia è quello di ottenere un risparmio che genera un rapido ammortamento dell'investimento fatto e allo stesso tempo accresce l'efficienza del processo di lavorazione all'interno della centrale ortofrutticola, e di presentare meglio le qualità intrinseche che ogni tipologia di frutta può offrire al mercato.
FP - Quali mercati appaiono al momento più promettenti dal punto di vista di UNITEC?
AB - Non crediamo ai mercati promettenti, ma solo alla nostra capacità di dare risposte concrete ai clienti sia che essi si trovino a pochi chilometri da casa, sia che si trovino dalla parte opposta del mondo.
Resta la constatazione che i nostri clienti che hanno investito in tecnologie innovative sono in grado di dare più valore alla qualità della loro produzione e questo importante aspetto stimola essi stessi a nuovi investimenti, dal momento che possono contare su di una più ampia fiducia anche da parte dei produttori e della GDO/consumatori finali.
FP - Può dirci qualcosa sulle quote di mercato che oggi detenete in Italia e nel mondo rispetto a vostri diretti competitors?
AB - Rispondere a questa domanda non mi è facile, in quanto non sono a conoscenza di statistiche precise su questo dato.
Possiamo affermare che le tecnologie messe a punto dal nostro reparto Ricerca e Sviluppo e i risultati da esse raggiunti nelle installazioni presso i nostri clienti, hanno fatto aumentare il nostro lavoro, ma non sappiamo se questo è accaduto anche ad altri costruttori di tecnologie.
Credo di poter dire, in ogni caso, che la positiva attenzione verso le nostre tecnologie si sia accresciuta tanto sul mercato nazionale, quanto su quello internazionale.
UNITEC è al Macfrut (25-27 settembre 2013).
Padiglione B ; Stand 202-204 e 215-217.
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