Senza coinvolgimento non esiste comunicazione efficace: percorsi per l'ortofrutta
A funzionare molto bene, come abbiamo visto, sono non a caso le iniziative allestite nei punti vendita, specialmente quando è presente un testimonial o un promoter dell'iniziativa che possa colloquiare con i clienti del negozio e fornire informazioni, suggerimenti e consigli. E' il caso dei programmi "Nutritevi dei colori della vita" e di "Fruitylife".
Ancora più efficace risulta l'attuazione di percorsi formativi nel quale compiere attività di gruppo che motivino e rafforzino reciprocamente l'emulazione positiva tra i partecipanti. E' il caso delle misure di accompagnamento del progetto comunitario rivolto alle scuole elementari "Frutta nelle Scuole" e del progetto di contrasto all'obesità "Imparare a volersi bene" del Comune e della Ausl di Cesena.
Considerando poi le nuove forme di "socialità virtuale", come i social network, c'è anche chi ha dato vita ad alcune community online per permettere agli utenti di condividere la passione per il viver sano e la corretta alimentazione, con scambio di ricette, idee per preparazioni gastronomiche, spunti per divertirsi con il cibo. E' il caso della piattaforma interattiva "Love my Salad".
Il settore ortofrutticolo italiano può dunque promuoversi esplorando queste ed altre modalità per arrivare direttamente alle persone e coinvolgerle: frutta e verdura, infatti, non sono soltanto una merce, ma un alimento nobile e indispensabile per il mantenimento della salute, una componente essenziale dello stile di vita, una risorsa culinaria straordinariamente versatile, un piacere per gli occhi e per il palato.
Tutto ciò ha però bisogno dell'adozione di specifiche abitudini, di comportamenti concreti, di abilità e applicazione pratica, in misura ben superiore ad altri settori del food&beverage. Tanto più in un contesto storico e sociale nel quale sono andate completamente perdute nozioni e tradizioni tipiche della cultura contadina. E' per questo che non possiamo lasciare le persone da sole nel momento in cui si rapportano all'offerta ortofrutticola: nel silenzio e nell'assenza di stimoli, infatti, vincono solo i prodotti che "gridano" più forte, non quelli migliori per l'alimentazione.