Belgio: difficile che le patate mantengano i prezzi dell'anno scorso
Forse nel confronto tra il 2013 e il 2012 le differenze non si notano molto, ma l'imprenditore sottolinea: "Se il paragone si amplia a due anni fa, ci rendiamo conto che il prezzo delle patate è raddoppiato. Per un sacchetto che un tempo costava due euro ora se ne sborsano quattro!"
Anche l'arrivo ritardato delle basse temperature, che di solito favoriscono i consumi, ha pesato sulle vendite: "Se davvero andremo sottozero durante i prossimi giorni, allora probabilmente i consumi potrebbero riattivarsi."
Anche sul fronte delle esportazioni, i facili entusiasmi iniziali sono stati disattesi. Dirk Cornelis commenta: "I paesi che hanno bisogno di patate, prima cercano di esaurire le proprie scorte, e solo successivamente si rivolgono altrove. Prevedo che almeno fino a capodanno i flussi si mantengano come sono adesso, cioè lenti e tranquilli. Anche perché i produttori non sono disposti a dar via patate di buona qualità per prezzi inferiori. Dovremo attendere l'evolvere della situazione."
Sul fronte delle patate destinate alla trasformazione industriale, si segnalano qua e là problemi di conservazione dei tuberi, che quindi vanno gettati via. "L'industria ha siglato con i produttori più contratti di fornitura rispetto agli anni precedenti."
In conclusione, l'imprenditore osserva: "Benché sia prematuro fare previsioni certe, al momento, direi che sarà difficile mantenere i prezzi allo stesso livello dell'anno scorso. Nel 2012 l'industria era disposta a pagare anche 300 euro la tonnellata; non credo che la cosa si replicherà quest'anno. D'altro canto, tutto può ancora succedere. Prendiamo la Russia, per esempio; se improvvisamente decidesse di importare prodotto, allora l'impostazione del mercato migliorerebbe subito."
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