"Giovanni Raniolo (Consorzio uva da tavola IGP di Mazzarrone): "Resa maggiore, ma prodotto di qualita' molto inferiore"
"Abbiamo registrato un'annata di carica dei vigneti, con un 20-25% di prodotto in più rispetto alla precedente campagna. Purtroppo, la maggiore offerta ha determinato condizioni negative sul mercato italiano, influenzando i prezzi, ingolfando e bloccando le vendite. Da settembre in poi la domanda è, infatti, diminuita sempre più. La qualità generale del prodotto è risultata molto inferiore nel corso di questa stagione e si registra ancora tanta uva sulle piante. Di norma, le campagne degli ultimi anni sono terminate a fine novembre-primi di dicembre."
Raniolo sottolinea che la resa maggiore si deve anche ai produttori che non hanno eseguito tutti i necessari lavori di selezione e diradamento per ottenere un prodotto di eccellenza. In questo caso, un numero superiore di grappoli per vite si è tradotto in una qualità inferiore.
Situazione attuale dei vigneti, con un po' di prodotto marcio.
Secondo il presidente del Consorzio, un altro fattore che ha influito sulla situazione di stasi del mercato dell'uva da tavola è la quotazione del prodotto destinato alla trasformazione, che ha sbilanciato quindi la vendita verso i mercati del fresco. "Se in Puglia ad esempio, lo scorso anno quest'uva veniva pagata a 0,30 euro, adesso si raggiungono appena 0,10 euro, come qui da noi."
Quest'anno sono state commercializzate circa 700 tonnellate di prodotto a marchio IGP, su un areale rimasto pressoché simile allo scorso anno, così come stabile è rimasto il numero di produttori associati al Consorzio. "I quantitativi a marchio non sono tanti. Tuttavia, anno dopo anno viene commercializzata una piccola percentuale in più: in prospettiva si vede quindi un margine di miglioramento."
Per una questione di affidabilità, il Consorzio cerca principalmente la Grande distribuzione organizzata (GDO) come sbocco commerciale per la sua uva. "Certo è che la GDO programma le campagne con largo anticipo, non tenendo conto dell'evoluzione produttiva della frutta o dei periodi di carenza o surplus di prodotto. Tuttavia, i mercati generali non presentano più la costanza degli anni precedenti, e quindi sono diventati troppo aleatori per noi."
Obiettivi per il 2014
"Bisognerà cercare di fare o di continuare a fare aggregazione e volumi, proponendosi alla GDO come unico gruppo, interlocutore generale per il nostro territorio. Stiamo tentando, inoltre, di diversificare le produzioni, puntando sulle varietà precoci piuttosto che sulle tardive, dato che abbiamo ancora un po' di spazio nel periodo delle primizie, senza entrare in competizione con la Puglia o gli altri stati produttori, come la Grecia. Lavoriamo anche alla diversificazione in ambito varietale, introducendo uve seedless (senza semi)."
In merito al Progetto IUM – Innova Uva Mazzarrone (cfr. FreshPlaza del 10/12/2013), che si concluderà a fine dicembre 2013, Raniolo dichiara: "Sono state condotte delle prove e il prodotto di IV gamma è stato venduto in alcuni supermercati. I riscontri finora non sono stati soddisfacenti. Credo, tuttavia, che anche questo segmento potrebbe rappresentare uno sbocco, lavorando bene in termini di conservabilità dell'uva e puntando a progetti di educazione alimentare nelle scuole. Siamo sempre aperti e attenti a tutte le innovazioni - conclude Raniolo - chiediamo un supporto a chi ha più esperienza di noi nell'esplorazione di queste strade. E' comunque un'esperienza da ripetere quanto prima."
Contatti:
Giovanni Raniolo - Presidente
Consorzio uva da tavola IGP di Mazzarrone
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