Rivoira: con Ambrosia, anche la frutta diventa status-symbol, ma una buona mela non e' tutto
"Anche dal punto di vista produttivo - prosegue Marco Rivoira - siamo passati da una campagna 2012/13 con 9.000 tonnellate di prodotto alle 11.000 ton della campagna ancora in corso. Nonostante una pezzatura medio-piccola dei frutti, la performance commerciale risulta pienamente soddisfacente."
Secondo il manager: "Ambrosia, che oggi detiene un 20% sul valore del fatturato, nel prossimo quinquennio assorbirà l'attuale 40% rappresentato delle Stark (14.500 ton nel 2012/13 e 18.000 ton nel 2013/14), che verranno dimezzate in termini di volumi. Margini di crescita previsionale anche per la mela Gala (12.500 ton nel 2012/13 e 14.000 ton nel 2013/14), che dal 30% di quest’ultima annata incrementerà del 10%."
E precisa: "Il mercato delle mele rosse di colorazione 100% e di medio calibro avrà spazi di mercato sempre più ridotti, e di forte contrattazione per via del prodotto statunitense, molto competitivo, oltre che della crescente disaffezione del Medio Oriente verso il prodotto italiano. A latere, la destagionalizzazione dell'offerta sarà sicuramente premiante dal punto di vista commerciale, soprattutto in apertura di stagione e in fine anno, potenziando i contatti sul Nord Africa."
Sulle ultime due annate commerciali, Rivoira commenta: "In generale, l'ultimo biennio sul comparto melicolo - in particolare sulle Gala - ha espresso un'eccellenza da record, soprattutto nella campagna 2012/13, con quotazioni quasi stellari, diminuite poi nel 2013/14 per via della prevalenza di prodotto sotto-dimensionato, ma comunque ben performanti per via della qualità e per l'assenza di prodotto dell'emisfero sud sul mercato, che non ha soffocato l'avvio della campagna italiana."
Una buona mela non è tutto
Disporre di un prodotto accattivante, tuttavia, non basta; perché il lancio di una novità sul mercato ottenga successo, nulla deve essere lasciato al caso. "La corsa ad impiantare mele che vediamo nell'areale cuneo-piemontese crea forte perplessità. Ogni nuovo impianto, ogni adozione di una nuova varietà, deve prendere le mosse da un progetto imprenditoriale e commerciale. Per rianimare un mercato stanco e invecchiato, bisogna procedere con cautela, effettuando dei test preliminari, creando spazi di vendita e collaborazioni con i potenziali acquirenti. Solo dopo si può pensare alla produzione e al lancio. Altrimenti, piantare cultivar senza un progetto significa che oggi si coltiva, domani si converte."
Proprio nell'ottica di una diversificazione dell'offerta melicola, oggi appiattita sulle varietà a maturazione estivo-autunnale, con minime quantità di prodotto precoce ed invernale, Rivoira sta puntando su un miglioramento del pacchetto varietale e su un allungamento stagionale, data l'esistenza di uno spazio di mercato potenzialmente interessante.
Marco Rivoira precisa: "L'ingresso nel Club della Crimson Snow – unica varietà dell'emisfero Nord prodotta in loco con un mercato tardivo, nonché dotata di notevoli caratteristiche organolettiche ed estetiche, di buona tessitura, succosità e conservabilità – ci permetterà di ottimizzare il calendario produttivo, quanto quello di lavorazione del prodotto, creando un doppio turn-over nell'utilizzo di bins e celle frigorifere in mesi solitamente inattivi."
Il marchio IGP
In quanto alla neonata IGP (Indicazione geografica protetta) per la Mela Rossa di Cuneo, Rivoira commenta: "Una certificazione comunitaria rappresenta senz'altro un valore, ma non può sostituirsi a quello che è il lavoro della produzione e della commercializzazione su aspetti chiave come qualità, quotazioni e innovazione. A tutto questo l'Igp non aggiunge né toglie nulla. Una mela non acquista centesimi solo perché reca un marchio istituzionale, o esprime una novità varietale. Al contrario, la mission di questo bollino va nella direzione della tutela di un gruppo varietale che può esprimere un'alta performance legata al territorio di produzione, quindi definisce un presidio quasi politico sul fronte comunitario, che sappia difenderne e promuoverne il valore aggiunto."
Innovazioni tecnologiche
Nel 2013 il gruppo Rivoira si è dotato di un nuovo impianto di frigoconservazione di 10.000 ton, grazie al quale ha raggiunto una capacità complessiva di 45.000 tonnellate in atmosfera controllata per il solo comparto melicolo.
"Stiamo inoltre valutando di ottimizzare l'operatività del magazzino mediante l'inserimento di un precalibro automatizzato e di nuove sale di lavorazione ad altissima tecnologia. Ciò ci consentirà di far fronte all'aumento del 30% sui volumi previsto per il prossimo triennio, legato anche a un progetto di conversione degli impianti di kiwi abbattuti dal batterio PSA, tenendo conto che ogni ettaro coltivato a kiwi triplica quasi la produzione una volta impiantato a mele", conclude Rivoira.
Il Gruppo Rivoira vi aspetta a Fruit Logistica, Hall 2.2 - Stand B-02 (area "MADE IN PIEMONTE"): oltre a Marco Rivoira, saranno presenti Gualtiero Rivoira insieme ai referenti commerciali Enrico Gramaglia e Alberto Raviolo.
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