E' quanto dichiara Natale Santacroce,rappresentante della terza generazione operante nell'azienda di famiglia, il quale continua: "La scelta dell'ecotipo giusto, la programmazione delle semine in vivaio (quindi precisione e rispetto delle epoche di trapianto) e una gestione all'avanguardia del processo produttivo concorrono nel renderci presenti sul mercato per ben 365 giorni l'anno.Parliamo di circa 2.500 tonnellate di cipollotto vendute nell'anno 2013 con un incremento del 25% rispetto al 2012 (2.000 ton)".
L'azienda agricola Santacroce Giuseppe, rappresentata da Giuseppe Santacroce, opera nel settore ortofrutticolo sin dal 1979. Nasce come piccola attività familiare, gestita dai tre fratelli (Domenico, Giuseppe e Francesco) con l'obiettivo di migliorare e proseguire il lavoro iniziato dal padre già negli anni '50, nelle poche are di terreno all'epoca a disposizione.
L'impegno e la dedizione al lavoro, nonché la forte vocazione dell'area (Golfo di Lamezia) e un continuo aggiornamento delle tecniche di produzione diedero i loro frutti sin dagli arbori, trasformando la piccola attività di ieri in quella che è oggi: una delle realtà agricole fiore all'occhiello dell'agricoltura calabrese.
La Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP viene distinta dal disciplinare di produzione del Consorzio di tutela in tre macro categorie: Tonda, Lunga e Mezza lunga.
"Noi ci siamo preoccupati di selezionare ed individuare i vari ecotipi che vanno a comporre queste tre macro distinzioni - spiega Natale - immergendoci in tutta la sua tradizione, bussando alla porta dei più antichi tra i suoi coltivatori. Abbiamo costruito così un bagaglio varietale molto vario, selezionando ecotipi che, pur presentandosi uguali per tipologie, denotano caratteristiche fisiologiche differenti. Ne abbiamo riprodotto il seme e ne abbiamo testato la corretta collocazione per epoca di semina in vivaio e di trapianto in campo. Un processo lunghissimo, durato diversi anni".
Con serre in ferro e plastica all'avanguardia, bancalatura per l'alloggiamento degli alveoli ad un'altezza di un metro da terra, riscaldamento basale, ecc, il vivaio iper-tecnologico dell'azienda (esteso su circa 5 ettari) si inserisce a questo punto nella filiera. "Qui vengono allevate le giovani plantule di cipolla, seminate e messe a dimora secondo una rigorosa programmazione dettata da prestabilite date di trapianto in campo, a sua volta eseguite in funzione di un consumo settimanale consolidato e marginalmente in crescita".
Per la sola produzione interna necessaria all'azienda, il vivaio ha allevato più di 16 milioni di piante nell'annata 2013, alle quali si aggiungono tante altre piantine certificate IGP e destinate ai soci del Consorzio di tutela. La gestione in campo della produzione è altamente professionale. I terreni dedicati vengono interamente pacciamati al fine di contenere i problemi delle erbe infestanti, riducendo drasticamente l'utilizzo di erbicidi.
Per la nutrizione vengono sfruttate le migliori tecnologie offerte dal mercato. Sistemi di fertirrigazione localizzati alla piante (irrigazione a goccia) e gestiti da software con controllo e gestione degli interventi irrigui anche da remoto; il tutto riduce notevolmente i consumi idrici, impegnando quelli strettamente necessari (minore sfruttamento delle falde acquifere). Ne consegue anche una migliore gestione della nutrizione della piante volta ridurre gli sprechi di fertilizzanti (inquinamento dei suoli per alto contenuto di nitrati), sovvertendo le prassi di un'agricoltura tradizionale che opera con concimazione a spaglio e irrigazione aerea (aspersione).
Nel rispetto del rigore del marchio di tutela, il cipollotto viene venduto confezionato in cassettine 60X40, a sua volta composte da fasci di prodotto compresi tra 250 e 500 grammi, in funzione della richiesta dell'acquirente. Ogni fascio viene contrassegnato con un tagliando identificativo per contrastare eventuali contraffazioni. Nel periodo marzo-luglio, quando la pezzatura del prodotto aumenta notevolmente, viene anche venduto in fasci da 2,5-5 kg cadauno (cipolla da consumo fresco).
"Serviamo prevalentemente il mercato italiano, spaziando dalla Grande distribuzione organizzata-GDO - che richiede il formato cassetta e fascio da 400-500 grammi - sino alle varie piattaforme di vendita (centri agroalimentari), ai quali viene garantita la freschezza e salubrità grazie ad un organigramma produttivo che prevede raccolto, lavorazione e confezionamento nonché spedizione nell'arco della stessa giornata, con vendita entro le 24 ore successive".
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"Sicuramente il marchio IGP ha influito tantissimo sulla valorizzazione del prodotto, conferendogli innanzitutto quel valore aggiunto che meritava, considerate le notevoli ed uniche caratteristiche in termini di dolcezza, croccantezza e molteplice versatilità culinaria di queste cipolle - spiega Natale - nonché per le note proprietà salutari che classificano la Rossa di Tropea Calabria, fin dal suo riconoscimento, come la quarta eccellenza italiana IGP".
"La nostra azienda ha investito molto per la valorizzazione del prodotto, abbiamo ottimizzato tutto il processo produttivo (seme/vivaio/produzione/confezionamento in magazzino); la nostra costanza e qualità con offerta per 365 giorni l'anno, inoltre, ci ha ripagato consentendoci di instaurare ormai un rapporto di fidelizzazione con il consumatore, che riconosce la nostra Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP e, cosa fondamentale, sa di trovarla sempre".E' stata questa la principale sfida aziendale in passato: la sua riuscita si conferma, anno dopo anno, con un incremento continuo della domanda in Italia. "La sfida del futuro - conclude Natale - rimane il mercato estero, al quale presentare, far conoscere e consentire di apprezzare la Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP, laddove ancora risulta poco conosciuta".
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Azienda Agricola Santacroce Giuseppe
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Web: www.vivaiosantacroce.it