Agrumicoltura e frutticoltura in Sardegna: e' tempo di rilancio!
Da una recente visita in questo territorio dell'isola, organizzata dal Consorzio Vivaisti Lucani, di Scanzano Jonico (provincia di Matera), a cura dell'agronomo Vito Vitelli, in collaborazione con Gianfranco Mascia e Rocco Piras, operatori del settore ortofrutticolo sardo, è emerso un quadro delle condizioni dell'agrumicoltura, e dell'agricoltura in generale, alquanto complesso.
Foto sopra e sotto: gli agrumeti esistenti nell'Ogliastra.
Gli agrumeti esistenti sono costituiti da piante di oltre quaranta anni di età, da vecchie varietà e portinnesti e sono coltivati con tecniche di gestione, del suolo, della chioma e della fertirrigazione, dispendiose e obsolete.
Gli organismi nocivi, soprattutto di natura fungina e virale, presenti sulla gran parte degli impianti, contribuiscono a compromettere ulteriormente la produttività delle piante.
A queste difficili condizioni si aggiunge la scarsa propensione degli agrumicoltori ad introdurre nuovi sistemi di conduzione; il lento decorso del processo di ricambio generazionale rende difficoltosa la diffusione di progetti innovativi.
Il risultato di questo "status quo" sono produzioni scarsamente competitive, soprattutto nei confronti dei prodotti provenienti dalla Spagna.
Dalla rapida indagine emergono, d'altro canto, alcuni elementi di forza, molto significativi, che lasciano ben sperare circa una possibilità di rilancio del settore agricolo sardo.
L'Ogliastra, l'area centro orientale della Sardegna, sulla costa tirrenica, per le particolari condizioni del terreno (foto sopra) e del microclima (foto sotto), è eccezionalmente vocata per produzioni agrumicole e frutticole di altissima qualità.
Oltre all'alta vocazionalità del territorio, adatto alla produzione di agrumi e di specie da frutto, in particolare albicocco e kaki "Rojo Brillante" (vedi articolo correlato), è presente, all'interno dell'isola, una forte domanda di ortofrutta, solo parzialmente soddisfatta dalle produzioni locali.
Oltre ai residenti, meno di due milioni di abitanti, la Sardegna, ogni anno, è letteralmente invasa da milioni di turisti e visitatori provenienti da tutto il mondo, attratti dallo splendore dei paesaggi e dalle bellezze artistiche e culturali.
In foto, testimonianze della civiltà nuragica (foto sopra), risalente al 1700 a.C., e uno scorcio della costa medio orientale della Sardegna (foto sotto).
Attraverso un'appropriata organizzazione della produzione e dell'offerta e un adeguato coordinamento dei diversi attori della filiera, l'agrumicoltura e la frutticoltura sarda possono decollare rapidamente. Con l'ausilio di professionisti qualificati e competenti è possibile arrivare ad offrire prodotti di eccellenza al mercato interno e di tutta Europa.
Esempi di impianto di agrumeto (foto sopra) e albicoccheto (foto sotto), nel Metapontino (provincia di Matera), condotti con sistemi innovativi di coltivazione.
L'agricoltura in Sardegna deve ambire a diventare un settore di rilievo e di grande importanza strategica per l'economia della regione e offrire opportunità occupazionali soprattutto ai giovani.
In Sardegna, nei prossimi mesi, il Consorzio Vivaisti Lucani organizzerà alcuni incontri tecnici finalizzati ad elaborare, con il sostegno degli operatori del settore ortofrutticolo e delle Istituzioni locali, strategie di sviluppo per il rilancio di un'agricoltura moderna e altamente competitiva.
Per maggiori informazioni:
Dott. Vito Vitelli
CONSORZIO VIVAISTI LUCANI
Via Enrico Mattei, 28
75020 Scanzano Jonico (MT)
Tel./Fax: (+39) 0835 954775
Cell.: (+39) 339 2511629
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Web: www.covilvivai.com
Blog: vitovitelli.blogspot.it