Netafim: i vantaggi della tecnica di irrigazione a goccia nella pataticoltura
La tecnica irrigua a goccia permette rilevanti risparmi idrici, di lavorazione e di energia impiegata per pompare l'acqua. Inoltre evita la lisciviazione di azoto nella zona sottostante le radici e nella falda e migliora l'efficienza nell'utilizzo di fertilizzante, grazie alle possibilità offerte dalla fertirrigazione. Un'analisi economica sul lungo periodo evidenzia come l'irrigazione a goccia sia il sistema più appropriato per la crescita della patata nell'ottica di ritorni economici.
Coltivazione di patata con sistema irrigazione a goccia Netafim.
La gestione della pratica irrigua nella pataticoltura è orientata alla ricerca del giusto equilibrio tra incrementi produttivi, miglioramento della qualità del prodotto, economicità dell'intervento irriguo, tutela delle risorse idriche e delle caratteristiche qualitative necessarie al consumo fresco o alla trasformazione industriale del tubero. Infatti, una quota consistente della produzione è rivolta proprio alla trasformazione industriale ed è regolata da contratti che ne definiscono il contenuto minimo in sostanza secca.
La patata è molto sensibile alla carenza idrica, a cui reagisce con vistosi cali produttivi soprattutto se si verificano in determinate fasi fenologiche, in particolare nelle fasi di stolonizzazione e tuberizzazione (cali di resa tra il 40 e il 60%). L'irrigazione a goccia produce gli effetti qualitativi più evidenti durante l'ingrossamento del tubero, cioè nella fase che potremmo definire di massimo sviluppo. In questo momento fenologico, la disponibilità idrica permette alla pianta un buon accumulo di sostanze di riserva e la produzione ha migliori opportunità di collocarsi nelle classi merceologiche più elevate.
L'irrigazione è, a tutti gli effetti, un fattore chiave della gestione agronomica della coltura da tubero. I prodotti consigliati da Netafim per l'irrigazione a goccia della patata sono le ali gocciolanti DripNet AS, Python e Streamline posizionate sul colmo e affiancati alla pianta e talvolta rincalzate alla sarchiatura. Le distanze tra i gocciolatori variano in accordo alle caratteristiche del terreno tra 50 e 30 cm. Le portate microirrigue vanno da 0,6 a 1 litro/ora.
Il DripNet AS (nella foto qui sopra) è un'ala gocciolante auto compensante che mantiene la stessa erogazione di portata, in litri per ora, in un campo di pressione che varia da 0,4 a 2,5-3 atmosfere in funzione dei modelli. Il Python e lo Streamline sono ali gocciolanti non auto compensanti che permettono di lavorare a bassissime pressioni e a basse portate consentendo di abbattere costi e consumi energetici, ma dove una corretta progettazione e un corretto dimensionamento diventano fondamentale.
Python
Le esperienze condotte in questi anni da Netafim in Italia mostrano che regolando la crescita con il supporto della fertirrigazione per le varietà da consumo fresco, come Agata o Marabel, le rese per ettaro sono superiori a 52 ton/ha con standard qualitativi altissimi. In breve la sostanza secca è maggiore, il contenuto in zuccheri riduttori non varia, per effetto degli apporti irrigui, in nessuna fase di un periodo di conservazione di 16 settimane. Se a ciò si aggiunge il positivo effetto sulla pezzatura e sull'omogeneità di calibro, ecco che l'irrigazione, quella a goccia nello specifico, si conferma come pratica colturale in grado di migliorare concretamente il prodotto. Appare quindi decisivo applicare alla coltura della patata una corretta pratica irrigua con precise esigenze che i sistemi Netafim sono in grado di soddisfare.
Streamline
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