"Data l'abbondante fioritura delle piante - prosegue - in campagna adesso è tempo di operazioni di diradamento: di qui in poi, si spera che il meteo contribuisca a sfasare almeno in parte il boom dell'offerta concorrente, in primis quella spagnola, e che il Nord Europa possa godere di temperature che incoraggino il consumo di frutta estiva. Sul comparto delle susine, in particolare, di regola è la stagione climatica che fa il mercato. Confidiamo di inviare una quota interessante di merce oltremare, mentre per i frutti di calibro minore lo sbocco commerciale di riferimento rimane il Nord Europa, con la Germania in testa, che però preferisce smaltire prima di tutto il suo prodotto nazionale."
Si cercano alternative al kiwi
Sanifrutta colloca la propria produzione frutticola principalmente all'estero e verso destinazioni oltremare. Sulla coltivazione del kiwi verte uno dei maggiori dibattiti produttivi del momento, in Piemonte, regione dove la batteriosi virulenta dell'actinidia ha compromesso il reddito degli agricoltori.
Il presidente della cooperativa, Eraldo Barale, spiega: "La conversione ad altre coltivazioni si rende necessaria e ci porta a valutare il passaggio alle mele, laddove il terreno sia idoneo a questa coltura. Occorre in ogni caso diversificare, puntando su varietà estive, altrimenti su drupacee, con la stessa filosofia di non legarsi ad un'unica produzione."

Eraldo Barale.
"In tutto questo, c'è da coltivare anche l'opportunità di unire le forze per proporsi al mercato come prodotto made in Italy, recuperando credibilità, spazi commerciali e margini di guadagno. In tal senso, quella dell'IGP-Indicazione Geografica Protetta Mela Rossa Cuneo rappresenta di fatto un bel banco di prova per provare a fare sistema sul trade. Basterebbe seguire l'esempio statunitense della mela di Washington: nei confronti del mercato estero, se si riesce a parlare di prodotto nazionale, si esce più forti."
Programmare per competere
L'anno di fondazione di Sanifrutta risale al 1990 e oggi la cooperativa riunisce 90 soci, prevalentemente operanti nell'area piemontese e in particolare del cuneese.
Il presidente Barale sottolinea: "L'impresa è come una grande squadra sportiva. La partita più importante che dobbiamo giocare per mantenerci competitivi è innanzitutto quella della qualità, intesa come innovazione del servizio tecnico fornito ai soci,così come un'accorta regia del lavoro in magazzino, al fine di conformare l'offerta di prodotto a un target medio-alto; ma qualità è da intendersi anche come unità di misura dei progetti a medio-lungo termine, chiave di lettura utile ad orientare la politica degli investimenti."
"In questo, la cooperativa deve essere il punto di mediazione positiva tra le esigenze dei soci produttori e quelle del mercato. Per garantire continuità e sviluppo al settore agricolo bisogna programmare attentamente, cercando le soluzioni migliori per dare prospettive e sviluppo alle aziende di base, nel contesto di un'economia ormai globalizzata."
"La flessibilità a cui sono chiamate le imprese del settore primario non va letta come un'assenza di riferimenti o di programmi; al contrario, essa rispecchia una visione strategica che interessa ogni singola azienda conferitrice e nella quale la forma cooperativa è in grado di dare forza e risposte alle aziende socie, salvaguardando territorio ed economia", conclude Barale.
Contatti:
Sanifrutta soc. agr. coop.Via Dei Falchi, 13
12024 Costigliole Saluzzo (CN)
Tel.: (+39) 0175 230061
Fax: (+39) 0175 239440
Email: [email protected]
Web: www.sanifrutta.com