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"Per le aziende solo spese minori"

"Progetto FICO a Bologna. Il Caab: "Paghiamo noi i costi di trasferimento dei grossisti"

"Accordi già sottoscritti; a carico nostro spese per milioni di euro per il trasferimento degli operatori" nella nuova area mercatale, così i vertici del Caab – Centro Agro Alimentare di Bologna replicano agli operatori del mercato ortofrutticolo. Siamo nell'ambito del progetto per il Parco Agroalimentare F.I.CO. Eataly World Bologna, ormai in dirittura d'arrivo tanto che – fanno sapere dal Caab – "è in fase di predisposizione da parte delle imprese aggiudicatarie dei lavori".

Nonostante i progettisti siano all'opera, sulla carta c'è un però: il F.I.CO. verrà realizzato negli 80mila metri quadrati dell'attuale mercato ortofrutticolo e ciò implica il trasferimento di tutti gli operatori del mercato; operatori che nei giorni scorsi erano scesi compatti e con il piede di guerra (cfr FreshPlaza del 11/09/2014) chiedendo chiarezza sul progetto e dichiarandosi non disposti a sostenere i costi di trasferimento per fare spazio al futuro Parco Agroalimentare.


Le imprese aggiudicatarie dei lavori stanno predisponendo il progetto per il futuro F.I.Co.

"Gli accordi per il trasferimento delle aziende – replicano dal Caab - trattati direttamente con i vertici di Acmo in rappresentanza degli operatori, sono stati tutti sottoscritti a dicembre 2013: erano infatti una delle condizioni sospensive del progetto F.I.CO.".

Quegli accordi, riprendono, "prevedono a carico di Caab oneri significativi, stimabili in alcuni milioni di euro: un investimento legato anche alla sostituzione integrale delle attuali attrezzature in uso negli stand, che in gran parte risalgono al 2000, anno di apertura del mercato. A seguito del trasloco, gli operatori potranno contare su uffici, celle frigo e soppalchi nuovi e già predisposti. A fronte di queste condizioni, sicuramente migliorative rispetto alla situazione attuale, si era definito negli accordi di dicembre che a carico delle aziende restassero esclusivamente gli allacciamenti interni agli stand, il trasferimento di mobili e arredi, le personalizzazioni e le eventuali dotazioni aggiuntive rispetto alle attuali, con una stima di spesa di alcune migliaia di euro per modulo."


Perché vada in porto l'operazione com'è stata pensata dai vertici Caab, gli operatori del mercato dovranno spostarsi in una nuova area mercatale.

Per i vertici Caab, il trasferimento avrà poi molti altri vantaggi per gli operatori perché, spiegano, "sia dal punto di vista energetico che logistico la nuova struttura sarà estremamente più efficiente dell'attuale: saranno eliminati i difetti dell'odierna area mercatale, sollevati dagli stessi operatori. E' prevista la riduzione dei percorsi nell'ordine del 50% circa, e l'inserimento di bocche di scarico nel retro stand".

"Tuttavia – precisano i vertici del centro agroalimentare - al fine della corretta stima degli oneri complessivi del trasferimento, è necessario che tutte le aziende insediate forniscano i lay out dei rispettivi stand per poter analizzare i diversi punti e procedere all'affidamento dei lavori: un impegno previsto dagli addendum per lo scorso 31 dicembre 2013, ad oggi in grande parte mancante."


I vertici Caab assicurano: "Il nuovo mercato sarà più efficiente" (sopra un rendering del F.I.CO.).

Il botta e risposta tra operatori e vertici Caab ha poi un altro risvolto, quello legato alle dichiarazioni del presidente del Caab, Andrea Segré, che parlavano di un progetto F.I.CO. creato esclusivamente per aiutare le aziende grossiste insediate, rappresentate come in difficoltà. Questo ha aggiunto altra benzina sul fuoco. I vertici Caab parlano di fraintendimento delle parole di Segrè che, replicano, "intendevano essere tutt'altro che denigratorie. Dati oggettivi presentati e discussi nei CdA rilevano la difficoltà che il settore deve affrontare a livello locale, nazionale e internazionale. Consapevole che la sua mission si può giocare e vincere solo in team, Caab guarda alla sua 'squadra' e agli Operatori quotidianamente impegnati al Mercato con la massima stima per le imprese attualmente insediate, che hanno dimostrato e stanno dimostrando le loro capacità imprenditoriali nel fronteggiare la crisi economica. Proprio per questo non dubitiamo che sapranno cogliere il vantaggio delle nuove condizioni operative a seguito del trasloco e confida di poter affrontare al meglio con tutti la sfida legata a F.I.CO. Eataly World".

"Da parte nostra - concludono i vertici - c'è la volontà di comprendere e affrontare le questioni sollevate dalle aziende anche con la collaborazione di Legacoop, Ascom e Camera di Commercio, come richiesto dagli Operatori. Siamo fin da ora disponibili a un nuovo incontro. D'altra parte, la decine di riunioni effettuate nei mesi scorsi e l'intenso scambio di corrispondenza testimoniano che il Caab si è sempre reso concretamente disponibile ad ascoltare le argomentazioni delle aziende insediate e a trovare, nel limite del possibile, soluzioni condivise. Il progetto definitivo in fase di predisposizione sarà oggetto di confronto con gli operatori prima della sua definitiva approvazione che, idealmente, lancerà #365GIORNIPERFICO: un obiettivo e al tempo stesso l'auspicio che Bologna possa arrivare alla meta nei tempi previsti, con un traguardo d'eccellenza come questo Parco Agroalimentare F.I.CO. Eataly World Bologna".