Commercio al dettaglio: l'andamento a luglio 2014
Rispetto a luglio 2013, l'indice grezzo del valore totale delle vendite registra una diminuzione dell'1,5%. Variazioni tendenziali negative si registrano per le vendite sia di prodotti alimentari (-2,5%) sia di quelli non alimentari (-1,0%).
Nel primi sette mesi del 2014, l'indice grezzo diminuisce dell'1,1% rispetto allo stesso periodo del 2013. Una variazione negativa di pari entità (-1,1%) si è registrata sia per le vendite di prodotti alimentari sia per quelle di prodotti non alimentari.
Forma distributiva e tipologia di esercizio
Nel confronto con il mese di luglio 2013, le vendite delle imprese della grande distribuzione segnano una flessione dello 0,9% e quelle delle imprese operanti su piccole superfici una flessione del 2,0%.
Nella grande distribuzione le vendite di prodotti alimentari diminuiscono, in termini tendenziali, dell'1,7% mentre le vendite di prodotti non alimentari aumentano dello 0,2%. Nelle imprese operanti su piccole superfici le vendite segnano un calo del 4,2% per i prodotti alimentari e dell’1,5% per i prodotti non alimentari.
Con riferimento alla tipologia di esercizio della grande distribuzione, a luglio 2014 si rileva una flessione dell'1,7% per le vendite degli esercizi non specializzati e un aumento del 3,0% per quelli specializzati. All'interno dei primi, diminuiscono dell'1,8% le vendite degli esercizi a prevalenza alimentare mentre restano invariate quelle degli esercizi a prevalenza non alimentare.
Commercio al dettaglio a prezzi correnti per tipologia di esercizio della grande distribuzione - Luglio 2014 (dati provvisori), variazioni percentuali (indici in base 2010=100)
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In particolare, per quanto riguarda gli esercizi non specializzati a prevalenza alimentare, le vendite dei discount aumentano dell'1,7%, mentre diminuiscono sia quelle dei supermercati sia quelle degli ipermercati (rispettivamente -2,9% e -2,0%).
I dati Istat sul commercio al dettaglio a luglio sono ulteriore indice delle profonde difficoltà economiche in cui versa il paese.
"Nonostante i continui ribassi e i prezzi in flessione – dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – le vendite dei prodotti alimentari calano del 2,5%."
"Questi dati, insieme a quelli che vedono le vendite dei discount aumentare dell'1,7% e diminuire sia quelle dei supermercati sia quelle degli ipermercati (rispettivamente -2,9% e -2,0%) – continua Tiso – mostrano l'impellente necessità di nuove politiche sociali volte a incrementare il potere d’acquisto dei cittadini e a rilanciare i consumi."
"Le misure sugli sgravi fiscali annunciate dal governo nel programma campolibero - prosegue Tiso - che è bene sottolineare ancora non applicate in maniera incisiva, sono certamente un buon punto di partenza. Non sono però sufficienti per far ripartire l'economia del sistema paese, e in particolare di settori nevralgici come il primario."