Inflazione: Cia, fermi i consumi di frutta (-4,6%) e verdura (-1,4%)
Solo quest'anno gli italiani hanno ulteriormente tagliato su latte e derivati (-4,8%), sulla carne di maiale (-4,8%), sulle uova (-2,8%), sull'ortofrutta (-1,1%), così come su vino (-2,8%) e acqua minerale (-1,4%). Ma non sono solo le quantità a essere ridotte - ricorda la Cia - Dall'inizio della crisi a oggi le famiglie hanno cambiato radicalmente abitudini e modi di fare la spesa al supermercato.
Pur di risparmiare, infatti, il 53% gira più esercizi commerciali dove compra in base a sconti, promozioni e offerte speciali; il 42% privilegia i cosiddetti "formati convenienza"; il 32% abbandona i grandi brand per le marche più economiche e i prodotti di primo prezzo e il 24% ricomincia a fare cucina di recupero, evitando sprechi e avanzi in cucina.
Per Coldiretti il maltempo arriva nel carrello con un +4% nei prezzi delle verdure
A settembre gli effetti del maltempo si sono fatti sentire sul carrello della spesa con un aumento record dei prezzi delle verdure del 4% rispetto al mese precedente, in netta controtendenza alla deflazione che colpisce l’economia generale e anche il settore alimentare. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi all’inflazione a settembre.
Secondo l'organizzazione, si tratta di un rialzo congiunturale che è il risultato della pesante ondata di maltempo che ha distrutto le coltivazioni nelle campagne dove sono state toccate quotazioni insostenibili per le principali produzione. In generale, per il settore alimentare si registra un calo dei prezzi dello 0,2% rispetto all’anno scorso; la frutta registra una flessione del -4,6%.
L’effetto del maltempo rischia di compromettere ulteriormente i consumi che gli acquisti familiari di frutta e verdura degli italiani sono crollati di oltre il 20% negli anni della crisi per un quantitativo che nel 2014 è sceso addirittura al di sotto dei 400 grammi per persona raccomandati dal Consiglio dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.