Ismea: situazione frutta fresca nella 42ma settimana del 2014
Mele da consumo fresco:in fase conclusiva le operazioni di raccolta nelle zone vocate del Trentino Alto Adige. L'andamento del mercato questa settimana rispetto alla precedente rilevazione non ha mostrato variazioni di particolare rilievo. A ritmi lenti ma costanti sono proseguite le contrattazioni concluse sia sul circuito interno sia su quello estero, a fronte di una domanda che ha continuato a mostrare un modesto interesse all'acquisto.
Clicca qui per un ingrandimento del grafico.
Sotto il profilo delle quotazioni i prezzi sulle differenti piazze monitorate hanno mostrato una generale stabilità. Solo per l'Annurca campana un'offerta prevalentemente rappresentata da merce di calibro medio-piccolo è stata scambiata sulla base di quotazioni cedenti. Un rialzo dei listini invece è stato rilevato per il prodotto veronese.
Pere da consumo fresco:il mercato questa settimana è stato caratterizzato da un andamento sostanzialmente stabile. Un soddisfacente profilo qualitativo, unitamente ad una domanda sia interna sia estera sufficientemente interessata, ha permesso alla merce di essere regolarmente scambiata. A livello varietale si conferma agevole la collocazione per l'Abate, avvenuta sulla base di quotazioni che sulle piazze di Forlì e Verona hanno mostrato incrementi; una flessione dei listini è stata registrata per il prodotto ferrarese.
Clicca qui per un ingrandimento del grafico.
Uva da Tavola:anche questa settimana i listini per l'uva da tavola hanno teso al rialzo. Ciò da imputarsi esclusivamente all'incremento registrato per la varietà Italia di provenienza metapontina, i cui quantitativi a fronte di un ottimale profilo qualitativo sono stati speditamente collocati. Per le restanti produzioni le contrattazioni sono proseguite in un clima di generale calma. Tuttavia una discreta domanda ha permesso al prodotto di essere scambiato sulla base di quotazioni stabili.
Clicca qui per un ingrandimento del grafico.
Loti: in ulteriore incremento le disponibilità esitate sui mercati per l'intensificarsi delle operazioni di raccolta. In tale contesto, l'offerta è risultata in aumento e le quotazioni hanno mostrato una fisiologica flessione. Sotto l'aspetto commerciale, nel complesso le contrattazioni concluse si sono svolte su toni piuttosto pacati a fronte di una modesta attività della domanda. Scambi più fluidi invece si osservano per il prodotto campano la cui offerta avviata sul circuito commerciale ha continuato ad incontrare una domanda interessata, che ne ha permesso un'agevole collocazione sulla base di quotazioni in fisiologico calo per le aumentate disponibilità.
Actinidia: secondo le prime indicazioni fornite dal CSO ai primi di settembre, la produzione dovrebbe attestarsi su livelli leggermente superiori rispetto alla passata stagione (+2%), seppure le stime sono differenti in relazione alle diverse aree produttive. Infatti una crescita è attesa in Piemonte ed Emilia-Romagna, mentre un calo è previsto in Veneto nel Lazio e in Campania.
Al via negli areali del cuneese le operazioni di raccolta del prodotto. I primi stacchi non hanno presentato un profilo qualitativo completamente soddisfacente soprattutto in termini di maturazione, risultata rallentata dall'anomalo andamento climatico. I prezzi di esordio si sono attestati su valori inferiori a quelli registrati lo scorso anno. In settimana le operazioni di raccolta hanno interessato anche il prodotto napoletano. In termini qualitativi la merce ha mostrato un calibro adeguato mentre risulta alquanto rallentato il processo di maturazione. Le contrattazioni concluse si sono svolte sulla base di quotazioni omologhe a quelle di esordio dello scorso anno.