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Green Jobs: 5.000 nuove professioni verdi per i giovani

La disoccupazione giovanile è alle stelle ma dalla green economy e dall'agricoltura giunge qualche speranza. Sono in aumento i cittadini che per uscire dalla crisi si ingegnano a creare nuovi lavori e scelgono i green jobs.

Ecco allora gli stilisti ecosostenibili che lavorano con fibre naturali, i coltivatori e cuochi di fiori commestibili e gli architetti del verde. Negli Usa i lavori verdi sono raddoppiati. Come si sta muovendo l'Italia su questo fronte?

In Italia e in Europa la green economy incoraggia occupazione e innovazione. Secondo la Confederazione Italiana Agricoltori (Cia) le attività che fanno leva su professioni alternative e verdi in Italia sono almeno 5.000. In particolare, come riporta l'Ansa, sono i giovani imprenditori a dedicarsi a nuove attività. Sono in crescita, in particolar modo, coloro che decidono di dedicarsi all'agricoltura e di investire sulla campagna.

"Cresce - dichiara Maria Pirrone, presidente dell'Associazione giovani imprenditori agricoli (Agia) della Cia - il numero di giovani laureati che decide di investire sulla campagna: ci sono per esempio educatori e psicologi che si dedicano all'agricoltura sociale, erboristi e farmacisti che scommettono sulla fitoterapia e architetti che fanno bio-edilizia."

Dalla crisi nasce l'ingegno. Molti ce la fanno ma da parte dello Stato mancano ancora interventi mirati. Confagricoltura si è infatti espressa con profonda delusione per quanto riguarda il Ddl Stabilità, che non ha tenuto conto delle esigenze dei giovani agricoltori.

"La nostra illusione è durata solo 48 ore – ha commentato Raffaele Maiorano, presidente dei giovani di Confagricoltura - Con un tratto di penna, si sono cancellate misure importanti che potevano favorire quel ricambio generazionale su cui c'è l'impegno del ministro Martina e fronteggiare l'eccessiva frammentazione del tessuto imprenditoriale agroalimentare, aumentandone la competitività."

Quella prevista per i giovani era una somma esigua, ma per Confagricoltura rappresentava comunque un segnale importante e uno stile da non trascurare. Si sarebbe trattato di un errore tecnico, ma Confagricoltura lamenta come non siano state fatte a monte le necessarie verifiche.

Il mito del posto fisso sta crollando e i dati sulla disoccupazione giovanile sono drammatici, ma secondo Maiorano ci sarebbero comunque spazi di crescita. Da luglio ad agosto il tasso di disoccupazione dei giovani italini 15-24enni è salito dell'1% ed è cresciuto di ben 3,6 punti percentuali dall'ultimo anno. Confagricoltura aggiunge però che nonostante la congiuntura economica e la stagione anomala tra 300.000 e 500.000 persone vengono assunte ogni anno dalle imprese associate.

Confagricoltura ricorda infine di aver firmato un protocollo d'intesa con la rete nazionale degli istituti agrari (Renisa) per migliorare la formazione degli studenti degli Istituti del settore agrario e promuovere l'auto-imprenditorialità tra i giovani.
Data di pubblicazione: