Nella stagione estiva il meteo ha favorito la produzione di mele e funghi
La stagione estiva 2014, per quanto riguarda le implicazioni nel settore agricolo, è stata caratterizzata da diversi disagi dovuti principalmente a fenomeni di carattere alluvionale e grandine che hanno colpito diverse produzioni.
In Veneto, in provincia di Treviso, si è avuto l'evento più grave con l'esondazione del fiume Lierza. Ulteriori danni si sono poi verificati in Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Puglia e Campania.
Per quanto riguarda il pomodoro da industria, il clima particolarmente piovoso e l'assenza di condizioni climatiche estive, hanno determinato una sovra-maturazione degli impianti precoci.
L'andamento meteorologico non ha invece generato conseguenze negative nel comparto delle mele: in Valtellina si è infatti avuto un incremento della produzione rispetto al 2013. Inoltre le mele hanno mostrato altissima qualità, ottima dimensione e colore, con eccellenti caratteristiche organolettiche. Per la produzione di pere, invece, si è registrata una contrazione del 2%.
Le condizioni meteo-climatiche, in tutta la Penisola, sono inoltre risultate ottime per la raccolta di funghi che ha visto un importante incremento dopo la scarsa produzione dello scorso anno. La pioggia abbondante e continua degli ultimi mesi, associata a un inizio autunno mite, ha infatti creato le condizioni ideali per anticipare la raccolta di circa un mese rispetto alla media.
Per quanto riguarda gli aspetti fitosanitari, la stagione estiva si è distinta per la comparsa in Lombardia e Piemonte della Popillia japonica, uno scarabeide di origine giapponese che può infestare circa 300 specie diverse. In Sicilia si sono invece avuti attacchi del virus Citrus tristeza, che rischia di compromettere la delicata situazione produttiva agrumicola regionale.
In base a quanto rilevato dall'Osservatorio agroclimatico del CRA-CMA, nel III trimestre del 2014 le temperature minime hanno presentato ovunque scarti positivi dalla media climatica: ad eccezione dell’area Nord-Est nel mese di luglio, le differenze hanno oscillato tra poco più di +0,3°C e i circa +2,5°C. Il mese di settembre è risultato, su tutta la penisola, quello più caldo rispetto alla media climatica.
Le temperature massime hanno invece mostrato un diverso andamento. Con poche eccezioni, in quasi tutto il Centro Nord e nel Sud-Est hanno presentato scarti negativi dalla media fino a -2 e -3°C, mentre nel Sud tirrenico e nelle isole hanno presentato scarti negativi minori o positivi.
Le precipitazioni sono risultate ovunque superiori alla media climatica a luglio (oltre i +220 mm nel Centro tirrenico), variabili negli scarti dal clima ad agosto (tendenzialmente negativi, in particolare nelle isole) e a settembre
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