Spagna: crollati del 35% i prezzi dei cachi in appena due settimane
Tra le tante ragioni della flessione, si segnala il fatto che i prezzi sono influenzati dall'abbondanza di calibri piccoli dovuti all'effetto della siccità durante la fase di formazione dei frutti, oltre alla presenza di volumi maggiori di frutti di seconda categoria, reduci dalle grandinate sofferte durante l'estate e all'inizio della campagna.
"La Russia è un mercato dove i cachi di calibro piccolo venivano venduti facilmente; tuttavia, con il divieto delle esportazioni verso questa nazione, i mercati tradizionali hanno dovuto assorbire i frutti piccoli e i prezzi ne hanno risentito", ha riferito Vicente Masià, aggiungendo che in ogni caso la richiesta dalla Russia era rilevante solo a partire dal mese di gennaio.
Masià ha affermato che "a questo punto della stagione, la frutta soddisfa sempre di più le condizioni ideali per essere immagazzinata nelle celle, in modo che i commercianti possano ritardare la vendita dei loro prodotti e avvertire meno pressione durante il resto della campagna, approfittando del fatto che è previsto che la richiesta aumenti una volta che le temperature diminuiranno".
Al contempo, i cachi sono già pronti per essere spediti verso mercati lontani, dove quest'anno, a causa dei provvedimenti adottati dalla Russia, "prevediamo che le spedizioni di container aumenteranno verso nazioni extra-UE come Stati Uniti, Canada o Brasile, oltre che i mercati asiatici e mediorientali", ha concluso Masià.
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