Azienda egiziana prevede di produrre il 30-40% delle patate destinate all'UE
Nello specifico delle patate, Maraay ha sottolineato che qualsiasi terreno presenti casi di avvizzimento batterico non potrà esportare tuberi per tre anni fino a che non si dimostri che la zona sia esente da fitopatie. Il direttore ha previsto che l'areale aziendale produrrà 120.000 tonnellate di patate, che rappresentano il 30-40% delle esportazioni di tuberi egiziani verso l'Unione Europea.
Le patate vengono coltivate in due fasi: la prima nel periodo ottobre e novembre, con tuberi raccolti a marzo e poi esportati; la seconda fase comincia a metà dicembre, i prodotti vengono raccolti a maggio e utilizzati per la produzione di patate da seme per la stagione successiva.
Maraay ha inoltre riportato che, negli ultimi cinque anni, le esportazioni aziendali di peperoni, peperoncini di cayenna e cipollotti sono state dichiarate completamente esenti da residui di fitofarmaci. La presenza di questi ultimi, infatti, è il motivo principale per cui le partite in arrivo vengono rifiutate.
Fonte: dailynewsegypt.com
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