In termini produttivi, la campagna 2014 è risultata in linea con gli altri anni, ma con una tempistica diversa: "Quest'anno, in particolare, abbiamo volutamente trapiantato con due settimane di ritardo rispetto all'anno precedente - racconta il titolare Antonio Della Spina (nella foto sotto), impegnato con il programma della campagna 2015 - Due settimane di ritardo significa due palchi in meno rispetto alla passata stagione, ma abbiamo preso questa decisione in quanto prevedevamo che l'inizio della raccolta avrebbe incontrato grossi problemi legati non tanto alla commercializzazione, bensì ai prezzi di vendita".
E infatti così è stato: "Nel mese di giugno, e per tutta la prima metà di luglio, si è sofferto tantissimo - continua Antonio - Si parla di un 20-25% in meno sulle quotazioni di mercato rispetto all'anno precedente, probabilmente a causa delle condizioni climatiche che hanno fatto registrare continue piogge e che hanno creato, di conseguenza, una contrazione dei consumi. Nonostante gli accordi già stipulati, la situazione negativa del mercato ha gravato sulle aziende fornitrici come la nostra".
Il mercato principale per Orto Serre rimane quello estero. "Da quest'anno abbiamo però anche venduto prodotto a livello nazionale, stimabile in un volume corrispondente a metà della superficie coltivata - spiega Antonio - Non siamo dovuti andare molto lontano dalla nostra azienda per trovare un partner commerciale; si tratta di una società limitrofa con la quale faremo accordi anche per la prossima campagna".
Le prospettive per il 2015, sulla carta, sono positive, in quanto il prodotto è già quasi tutto sotto contratto, con prezzi e volumi definiti, e questo significa che c'è interesse tra l'azienda e chi commercializza nel fare bene il proprio lavoro. "Praticamente tutta la produzione è già venduta. Siamo quindi sulla strada giusta, nulla viene lasciato al caso. Ora non resta che attendere che tutto ciò si concretizzi".
Facendo una breve analisi sul settore, anche in relazione all'embargo russo, Antonio ritiene che a livello nazionale si sia registrato un aumento dei prezzi, a causa di un volume inferiore di importazione da quei Paesi che, se prima puntavano al mercato europeo, ora sono oggetto di interesse da parte della Russia.
La varietà cherry Juanita coltivata dall'azienda è ormai ben apprezzata e consolidata; si sta optando però anche per la produzione di nuove cultivar, già testate, che dovrebbero occupare il 50% dell'areale totale e che saranno proposte a quei clienti con cui c'è stato già modo di verificarne le caratteristiche.
"Un'ulteriore conferma del nostro valore ci arriva dalla seconda nomination di fila tra i 100 coltivatori di pomodori più innovativi del mondo in occasione della seconda edizione del Tomato Inspiration Event - dichiara orgoglioso Antonio - L'evento si terrà a Berlino giovedì 5 febbraio 2015, dalle ore 18 alle ore 23, in concomitanza di Fruit Logistica 2015, e il tema sarà Coltura e Tecnologia di Processo".
Orto Serre inizia la sua attività nel 1999, si estende su una superficie di 60.000 mq, di cui 30.000 in coltura protetta; nel 2013, è diventata socia della APOC Salerno. "Tra i vantaggi registrati finora, facendo parte di un'Organizzazione di Produttori, c'è quello di rientrare nei piani operativi, con il riconoscimento di alcuni contributi da parte della Comunità Europea - conclude Antonio - Nonostante siamo soci da poco, le prospettive per una proficua collaborazione tra OP e azienda sono promettenti anche per il futuro".
Contatti:
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Orto Serre
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Web: www.ortoserre.it
Rosario Ferrara - Direttore Coordinatore
APOC SALERNO
Via R. Wagner K1 (P.co Arbostella)
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