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I mirtilli dell'Argentina puntano al mercato cinese

Secondo Carlo Stabile del Comitato argentino per i mirtilli (ABC), la campagna di questi piccoli frutti blu ha raggiunto il suo apice in anticipo, quest'anno.

"L'inverno è stato molto mite e il picco è stato raggiunto durante la settimana 43 del 2014 invece della 45. L'anno è stato molto buono da un punto di vista climatico, senza gelate, anche se la regione della Salta, dove c'è la maggior produzione, è stata colpita dalla grandine e si sono perse 1.200 tonnellate, su un totale di 15-16.000".



Nonostante ciò, l'annata è stata positiva per quanto riguarda la qualità. "Un elemento a favore è stato il protocollo per gli USA, che ha ridotto la temperatura di fumigazione da 21 a 15° Celsius".

Stabile ha anche assicurato che tutte le destinazioni dell'export sono in espansione. "Gli Stati Uniti rappresentano il 55-60% e l'Europa è diventata molto dinamica, soprattutto Germania e Scandinavia".

"Nel Regno Unito - ha continuato - c'è una crescente competizione da parte del Sudafrica, che indirizza il 90% delle proprie esportazioni in questo paese. Hanno inoltre voli molto economici e tratte più brevi. Per noi comunque rimangono più importanti Europa continentale e Russia".

Ci sono poi delle trattative in corso con la Cina: "Al momento i cinesi stanno conducendo le analisi di rischio e attendiamo una visita agli impianti l'anno prossimo. Si tratta del primo passo per arrivare alla firma di un protocollo e, nonostante le difficoltà logistiche, il mercato cinese offre grandi potenzialità".

Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: