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Riflessioni di un imprenditore siciliano sulla campagna commerciale

Per gli agrumi regna l'incertezza e le promozioni non aiutano

"In questo settore, anche i più bravi, persino i migliori, sono diventati dilettanti. Le mutevoli condizioni climatiche e l'evoluzione di un mercato veloce e imprevedibile fanno sì che tutti i programmi siano stravolti e riscritti. Siamo tutti nelle condizioni di dover pianificare oggi per febbraio o marzo, quando nessuno sa cosa succederà". Lo dice a FreshPlaza un imprenditore siciliano specializzato nella produzione e commercializzazione di agrumi. Che aggiunge: "Il problema è che si ragiona solo in termini di promozioni. Per non parlare dei costi di produzione e di lavorazione decisamente più alti rispetto ai nostri concorrenti".



"A queste condizioni - continua l'imprenditore - non è semplice gestire le nostre aziende, né tanto meno è giusto confrontarsi con competitor stranieri che conducono la loro attività in modo decisamente più semplice, grazie ad esempio all'utilizzo di prodotti fitosanitari a noi vietati. Alla fine, però, siciliani e spagnoli, ci troviamo nello stesso mercato, dove il primo riconoscimento va sempre al prezzo più basso. Quello che noi produttori chiediamo è un'attenta gestione del prodotto e la responsabilità da parte degli operatori commerciali di difendere un buon prezzo alla vendita che, garantendoci una corretta remunerazione, ci permetta di condurre le aziende come giusto che sia".

"Sta iniziando la campagna 2014/15 per l'arancia rossa, positiva dal punto di vista qualitativo ma caratterizzata da una forte carenza di prodotto, stimabile in un 35-40% in meno rispetto all'anno scorso. In un mercato così particolare, però, il gusto e le speciali caratteristiche organolettiche dell'arancia rossa siciliana, se ben gestita, possono aiutare a spuntare prezzi migliori. E, in fatto di gusto, la Sicilia ha sicuramente una marcia in più, anche se non sempre la sa sfruttare. Il Consorzio dell'Arancia rossa Igp potrebbe fare la differenza, ma è importante che i soci condividano tutti la stessa linea, quella della qualità appunto. Che si raggiunge rispettando determinati standard di coltivazione, lavorazione e collocazione del prodotto".

"Insomma - conclude l'agrumicoltore - dobbiamo crederci, fare gioco di squadra e lavorare insieme, produttori e confezionatori. E' però necessario coinvolgere anche la Grande distribuzione che effettivamente potrebbe valorizzare la nostra arancia rossa".