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Diminuisce l'importanza dell'UE sul mercato mondiale delle mele

A livello globale, negli ultimi dieci anni, il mercato delle mele è cresciuto notevolmente. Nel periodo 2003-2013, la produzione è aumentata di un quarto, arrivando a 75-80 milioni di tonnellate. Il commercio globale, cioè le esportazioni di tutte le nazioni messe insieme, è aumentato di un terzo, arrivando a 8,5 milioni di tonnellate. La crescita della produzione è quasi interamente attribuibile alla Cina: qui infatti la produzione di mele è aumentata da 21 a 38 milioni di tonnellate. Attualmente, quindi, la metà delle mele di tutto il mondo viene coltivata in Cina.

Per quanto riguarda le esportazioni globali, quelle della Polonia sono le maggiori. Nel 2013, questa nazione ha esportato 1,2 milioni di tonnellate di mele. Perciò, in dieci anni, le esportazioni polacche di mele sono quasi triplicate. La Cina si è affermata come secondo principale esportatore, con un export 2013 di circa un milione di tonnellate. Dal 2007, tuttavia, le esportazioni di mele cinesi non sono quasi più cresciute. Subito dopo la Cina, seguono Stati Uniti, il Cile e l'Italia come altri principali esportatori.

Nel 2013, la Russia è stata di gran lunga il principale mercato di vendita per le mele, con un'importazione di quasi 1,35 milioni di tonnellate. Si tratta, quindi, di un raddoppio nell'arco di dieci anni.

Crescita nell'import ed export netti da parte delle nazioni UE
A sorprendere è il fatto che, in dieci anni, l'ammontare complessivo delle esportazioni delle nazioni UE si sia mantenuto pressappoco invariato. Tuttavia, si può dire che mentre il commercio tra le nazioni UE è fortemente diminuito, l'export netto UE è invece aumentato in maniera considerevole. Per quanto riguarda le importazioni, si può notare la stessa tendenza, e cioè una forte crescita delle importazioni nette nelle nazioni UE.

Principali aree del mondo per l'export di mele (valori espressi in migliaia di Ton) - confronto tra il 2003 e il 2013


Principali aree del mondo per l'import di mele (valori espressi in migliaia di Ton) - confronto tra il 2003 e il 2013


Nel 2003, le nazioni UE avevano una quota pari quasi alla metà del commercio globale di mele. Nel 2013, tale cifra ammontava ancora ad un terzo. Sono state soprattutto le nazioni americane ad essere riuscite ad ampliare la propria quota nel commercio globale, passando, nello specifico, dal 14% al 19%. Per quanto riguarda le importazioni, la quota delle nazioni UE è diminuita di circa la metà, arrivando a circa un terzo. In questo caso, è stata soprattutto l'Europa Orientale (soprattutto la Russia) ad incrementare notevolmente la propria quota, dall'11 al 19%.

Il commercio intra-europeo mostra il crollo più evidente

Il flusso commerciale più importante per le mele è stato, ed è tuttora, quello che si verifica tra una nazione UE e l'altra. Nel 2003, questo interscambio rappresentava quasi il 40% del commercio globale di mele. Attualmente, il suo valore è sceso ad un terzo.

Il commercio tra UE e Europa Orientale (Russia) si piazza al secondo posto con un commercio del 5% nel 2003, che poi, nel 2013, è aumentato al 12%. Il commercio complessivo tra le nazioni dell'Asia meridionale ed orientale è cresciuto di pari passo al commercio globale, per cui la quota è rimasta dell'8%. Le nazioni sudamericane commerciano sempre più spesso tra di loro e meno con le nazioni UE.

In cerca di mercati di vendita per 800.000 tonnellate di mele UE
Quest'anno, il raccolto delle mele nell'UE è particolarmente abbondante. Tale fatto, in combinazione con il blocco delle esportazioni verso il mercato russo (che assorbiva dalle 650.000 alle 850.000 tonnellate di mele UE), sta provocando molti problemi per le vendite durante la stagione 2014/15. I prezzi al coltivatore risulteranno quindi ridotti.

Erano soprattutto polacche le mele introdotte sul mercato russo, con 530.000 tonnellate durante la scorsa stagione. Inoltre, una parte delle ri-esportazioni dalla Lituania era rappresentata dai prodotti polacchi. Durante la scorsa stagione, quasi la metà delle mele d'importazione russa è giunta dalla Polonia. Durante la stagione precedente, i volumi spediti dalla Polonia erano stati quasi la metà. A distanza, segue la Moldavia come secondo fornitore della Russia, con una quantità di 164.000 tonnellate durante la campagna 2013/14.

La Bielorussia è salita rapidamente al terzo posto con esportazioni pari a 155.000 tonnellate durante la scorsa stagione. Dopodiché, seguono Serbia e Cina.

Nei primi mesi della stagione 2014/15, dopo l'entrata in vigore dell'embargo russo contro i paesi UE, entrambe queste ultime due nazioni hanno provveduto ad ampliare la propria fornitura in Russia. Altre nazioni che hanno approfittato dell'embargo sono Serbia e Ucraina e, in misura minore anche Cile, Nuova Zelanda e Sudafrica.

La Cina è il più grande esportatore?

Ci si dovrà domandare se la Polonia rimarrà il principale esportatore di mele al mondo per il 2014 e per il 2015. E' probabile infatti che la Polonia venga spodestata dalla Cina. Nella stagione 2013/14, questa nazione ha esportato 935.000 tonnellate di mele. Nelle stagioni precedenti, il volume è arrivato anche ad oltre un milione di tonnellate.

Le esportazioni cinesi di mele vengono inviate in molte nazioni, anche se non c'è una destinazione preferenziale. I principali acquirenti sono comunque: Thailandia, Indonesia, Russia, Bangladesh, India, Kazakistan, Vietnam e le Filippine. Verso l'Europa Occidentale non vengono inviate mele cinesi.

Il terzo esportatore mondiale di mele sono gli Stati Uniti. Annualmente, sono circa 900.000 le tonnellate di mele che oltrepassano i confini americani. I principali acquirenti sono le nazioni vicine, cioè Messico e Canada.

Oltre 50.000 tonnellate di mele cilene in India
Subito dopo gli USA, il quarto esportatore in classifica è il Cile. Fino al 2010, le esportazioni cilene di mele sono aumentate fino a 900.000 tonnellate. Da allora, i volumi si sono stabilizzati su un livello di 850-900.000 tonnellate. Quest'anno, le esportazioni cilene sono rimaste un po' indietro rispetto a quelle del 2013. Infatti, rispetto all'anno scorso, le esportazioni hanno riguardato maggiormente altre nazioni sudamericane e del sud ed est asiatico. E' stato esportato il 5% in meno verso le nazioni UE e il 13% in meno verso il Nord America, tuttavia, le esportazioni verso gli stati del Golfo sono diminuite ancora di più (-33%).

Per quanto riguarda le singole nazioni, le esportazioni cilene procedono bene verso Colombia, Ecuador, Brasile, Perù, Regno Unito e Bolivia, tuttavia, quello che è saltato maggiormente all'occhio è stata la forte crescita delle esportazioni verso l'India. Nel 2013, il volume è stato di 17.500 tonnellate e quest'anno è arrivato a oltre 50.000 tonnellate. Le mele Royal Gala sono di gran lunga la principale varietà d'esportazione del Cile, con spedizioni intorno alle 400.000 tonnellate.

Esportazioni cilene di mele in base alla varietà (anno 2014, percentuali basate sui volumi spediti)



Le mele italiane e francesi si dirigono verso molti paesi

Italia e Francia sono al quinto e sesto posto nella classifica delle esportazioni, con un export di 852.000 tonnellate per l'Italia e di 695.000 tonnellate per la Francia, durante la stagione 2013/14.

Entrambe le nazioni differiscono in termini di acquirenti principali. L'Italia invia la maggior parte delle mele in Germania e in misura minore in Spagna. Le esportazioni francesi vengono dirette principalmente verso Regno Unito e Spagna.

La cosa in comune ad entrambe le nazioni è il grande numero di nazioni verso cui esportano. Durante la scorsa stagione, l'Italia ha esportato verso 42 nazioni oltre 1.000 tonnellate. Per quanto riguarda la Francia, il numero delle nazioni è stato di 35, con oltre 1.000 tonnellate esportate durante la scorsa stagione.

L'Italia annovera anche alcuni importanti acquirenti in Nord Africa, come Libia (53.000 tonnellate), Egitto (52.000 tonnellate) e Algeria (38.000 tonnellate. Tutte e tre le nazioni sono dei chiari mercati in crescita per le mele italiane. Tra questi paesi, la Francia invia grandi quantità solo in Algeria, per un totale di 75.000 tonnellate durante la scorsa stagione. Nella stagione 2013/14, l'Italia ha esportato 28.000 tonnellate in Russia e la Francia 24.000 tonnellate.

Sudafrica: netto calo dopo le esportazioni record dell'anno scorso

Il Sudafrica è il settimo esportatore di mele al mondo. Nel 2013, il Sudafrica è riuscito a piazzare all'estero una quantità record di 480.000 tonnellate. Nei primi 8 mesi di quest'anno, le esportazioni sono diminuite notevolmente (-23%) rispetto a quel record.

Quest'anno, ad essere notevolmente indietro sono soprattutto le vendite nelle nazioni UE (-45%) negli stati del Golfo (-25%), rispetto al 2013. Le esportazioni verso le nazioni africane e del sud-est asiatico si sono mantenute stabili.

Per quanto riguarda le nazioni prese individualmente, il calo delle esportazioni è stato notevole soprattutto per il principale acquirente, il Regno Unito, tuttavia, in termini percentuali, a distinguersi è soprattutto il drammatico calo delle esportazioni nei Paesi Bassi, vale a dire 12.000 tonnellate quest'anno contro le 33.000 tonnellate per l'anno scorso. L'anno scorso, le nazioni destinatarie sono state non meno di 42 per un export di oltre 1.000 tonnellate.

Nuova Zelanda
Fino all'anno scorso, la Nuova Zelanda è riuscita a vendere annualmente sempre maggiori quantitativi di mele all'estero. Complessivamente, l'anno sorso sono state esportate 375.000 tonnellate. Quest'anno, l'export non ha raggiunto tale livello e si fermerà a 340.000 tonnellate. Si tratta di un valore inferiore anche a quello registrato nel 2012.

Le esportazioni vanno a rilento sia verso le nazioni UE che verso le altre. Solo nel Regno Unito, sono state vendute 10.000 tonnellate in meno rispetto all'anno scorso. Siccome le vendite negli USA sono diminuite, si dovranno attendere i dati definitivi per stabilire quale nazione è stata il principale acquirente delle mele neozelandesi. I Paesi Bassi rimangono al terzo posto come acquirente principale con 40.000 tonnellate di mele, registrando comunque un valore inferiore a quello dell'anno scorso.

Inoltre, si sono verificati alcuni cambiamenti sorprendenti. Le vendite vanno a rilento in Thailandia, India, Emirati Arabi Uniti e Cina. Di contro, si è verificata una forte crescita in nazioni come Taiwan, Singapore, Russia e Vietnam.

Esportazioni neozelandesi di mele in base alla varietà (anno 2014, percentuali basate sui volumi spediti)


Un terzo del totale rappresentato dalla varietà Royal Gala, la principale varietà d'esportazione della Nuova Zelanda. A distanza segue la varietà Breaburn e solo successivamente la varietà Jazz.

Belgio
Per il Belgio, i Paesi Bassi sono i principali acquirenti. Le riesportazioni verso la Francia sono diminuite notevolmente durante la scorsa stagione. In Germania, invece, la scorsa stagione queste si sono mantenute stabili dopo il forte crollo registrato nel 2012/13. Il Belgio esportava molte più mele in Russia rispetto ai Paesi Bassi.

L'anno scorso, con 23.000 tonnellate, la Germania risulta essere un importatore di mele ma anche l'export dalla Germania è notevole. Durante la stagione 2013-14, le quantità sono risultate inferiori rispetto alla stagione precedente. Nella stagione 2013/14, sono state esportate 61.000 tonnellate in Germania. Le quantità sono state sempre superiori alle 100.000 tonnellate. Danimarca e Paesi Bassi fanno a turno come principali acquirenti.

Germania: quest'anno, dalla Polonia è stato importato molto di più rispetto al passato
La Russia è stato in passato, ed è tuttora, il principale importatore di mele al mondo. Al secondo posto, si piazza a distanza la Germania. Durante l'ultima stagione, la Germania ha importato un volume di quasi 580.000 tonnellate, un valore superiore a quello di entrambe le ultime stagioni ma non come prima, quando si raggiungevano le 600.000 tonnellate.

L'Italia è di gran lunga il principale esportatore, con un volume pari a 220.000 tonnellate nella la scorsa stagione. Questa quantità è stata superiore a quella di entrambe le stagioni scorse, ma inferiore alla precedente.

Da anni, i Paesi Bassi sono il secondo fornitore della Germania. Secondo l'ufficio statistico tedesco, durante la stagione scorsa sono state importate 75.000 tonnellate dai Paesi Bassi. Secondo Eurostat, sono state importate 114.000 tonnellate dai Paesi Bassi. La differenza sta nelle riesportazioni. Secondo l'ufficio statistico tedesco, risulta che sono state importate molte più mele olandesi in Germania rispetto a quanto sostiene il KCB.

Dopo i Paesi Bassi, gli altri fornitori principali della Germania sono Francia e Polonia. L'anno scorso, entrambe le nazioni hanno fornito quantità superiori rispetto al passato, ma è stata soprattutto la forte crescita delle importazioni di mele dalla Polonia a dare maggiormente nell'occhio.

Le importazioni tedesche di mele nella stagione 2013/14 (espresse in Ton)


Le importazioni tedesche da nazioni extra-UE non arrivano al 20% del totale. La Zelanda è il principale, ma ogni anno le quantità diminuiscono. Quest'anno, i volumi ammontavano a 30.000 tonnellate, contro le oltre 60.000 del passato. L'anno scorso, sono state importate anche le prime quantità di mele dalla Serbia.

Sempre meno mele sudafricane in Gran Bretagna
Il Regno Unito è il terzo importatore a livello globale. Con 450.000 tonnellate, le importazioni della stagione scorsa sono state le più piccole dal 2009/10. La Francia, in qualità di principale fornitore, non è andata male, con un volume di 155.000 tonnellate. Le importazioni dal Sudafrica, il secondo fornitore, sono diminuite notevolmente arrivando a 70.000 tonnellate, contro le 100.000 tonnellate registrate la stagione prima. Le importazioni dalla Nuova Zelanda hanno continuato a diminuire gradualmente, arrivando a 42.500 tonnellate. Germania, Italia, Paesi Bassi e Spagna sono i fornitori di medie dimensioni.

Quello che sorprende è il fatto che le importazioni dalla Spagna abbiano continuato a crescere. Per quanto riguarda le importazioni dai Paesi Bassi, un quarto circa sarà rappresentato da prodotti olandesi.

Forte calo nelle importazioni francesi
Nella scorsa stagione, le importazioni della Francia sono diminuite notevolmente, passando dalle 25.000 tonnellate registrate nel 2013 alle 170.000 tonnellate della stagione scorsa. La Spagna, in quanto fornitore principale, ha mantenuto stabili le vendite in Francia ma Belgio, Paesi Bassi, Italia, Polonia e Germania, hanno introdotto meno mele sul mercato francese. Ogni stagione, la Spagna rappresenta l'importazione di 200.000 tonnellate o più, tuttavia, nella stagione scorsa questa quantità non è stata raggiunta, arrivando a 190.000 tonnellate. La Francia è andata bene in qualità di fornitore principale ma Italia, Cile, Germania e Polonia hanno ricevuto molto meno prodotto.

Molti scambi in Nord America
Messico e Canada sono delle nazioni d'importazione importanti. Per la maggior parte, le importazioni provengono dagli USA (circa 200.000 tonnellate).

Il Cile rimane di gran lunga il principale fornitore per il Nord America. Quest'anno, con 120.000 tonnellate, le importazioni dal Cile sono rimaste indietro rispetto agli anni scorsi. La Nuova Zelanda ha fornito maggiori quantità.
 
L'India è un mercato in crescita; quest'anno 250.000 tonnellate di mele
Negli ultimi anni, l'India è chiaramente diventato un mercato in crescita per le mele. L'anno scorso, le quantità furono di quasi 200.000 tonnellate, mentre quest'anno verrà superata la soglia delle 250.000 tonnellate. La maggior parte delle mele proviene dalla Cina. Stati Uniti e Cile sono altri importanti fornitori.

Gli Stati del Golfo, dal canto loro, effettuano annualmente importazioni 350.000 tonnellate. Il Cile è il fornitore principale, seguito da USA, Cina, Francia, Italia, Nuova Zelanda e Libano. I Paesi Bassi forniscono modeste quantità agli Stati del Golfo.

Anche l'Egitto è un mercato in crescita, anche se non si poteva dire la stessa cosa nel 2013. Fino al 2012, le importazioni sono aumentate fino a 160.000 tonnellate, mentre l'anno scorso si fermarono a 140.000 tonnellate. Libano e Turchia sono i due fornitori principali. Grecia ed Italia rappresentano la media. In precedenza, anche Cina e Siria fornivano delle cospicue quantità all'Egitto, tuttavia, negli ultimi anni, le quantità sono diventate sempre meno.

La Bielorussia è a sua volta emergente anche come nazione importatrice. Nel 2013, le tonnellate importate da questa nazione sono state 180.000. La maggior parte del prodotto proveniva dalla Polonia. La maggior parte del prodotto è stata destinata alle riesportazioni verso la Russia.

Paesi Bassi: stessa quantità di mele e pere
Nel frattempo, nei Paesi Bassi sono state coltivate le stesse quantità di mele e pere, vale a dire circa 350.000 tonnellate. L'anno scorso, le pere erano leggermente superiori, mentre quest'anno sono le pere ad avere la meglio.

Traduzione FreshPlaza Italia. Tutti i diritti riservati.
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