Alcuni importatori d'oltremare, infatti, cominciano a preferire i frutti made in Italy a quelli di origine francese. Ciò viene confermato a FreshPlaza da un operatore del settore, il quale rivela: "La maggior parte delle ditte che inviano merce oltremare effettuano una selezione accurata della merce e possiedono anche marche "top quality" per distinguere i kiwi di fascia premium. Non vedo quindi perché i clienti debbano continuare a pagare di più per i kiwi francesi, come accadeva un tempo, rispetto a quelli italiani".
Quest'anno, la produzione italiana di kiwi è connotata da frutti di calibro grande, pari o forse maggiore rispetto a quelli della stagione 2013. Le quotazioni tuttavia sono rimaste ancora molto diverse tra i vari operatori, a seconda della effettiva qualità della merce che detengono.
Nel frattempo, lo scorso 30 novembre 2014 sono state calcolate le giacenze italiane di kiwi: 394.000 tonnellate circa, solo il 2% in più in confronto alla stessa data dell'anno 2013.
L'operatore precisa: "La situazione di relativo gap di fornitura sul mercato del kiwi, soprattutto a inizio stagione, ha favorito la commercializzazione (spesso anche troppo precoce) del prodotto. Dunque le giacenze, nonostante un aumento dei raccolti del 4% rispetto al 2013, sono oggi meno abbondanti di quanto si potesse prevedere. Sarà però il dato sugli stock al 15 dicembre a darci una fotografia più veritiera circa l'andamento complessivo delle vendite di kiwi italiano nel mondo".
E sulle strategie commerciali conclude: "Se poi gli esportatori italiani fossero di meno e più coordinati tra loro, non dubito che potremmo ricavare prezzi migliori sul mercato".