Unico in Italia, il progetto è finanziato dall'Unione Europea attraverso i programmi operativi delle OP. Le aziende e le organizzazioni di produttori che aderiscono sono: OP Agricola HortoItalia, OP Agritalia, OP APOC Salerno, OP Assofruit Italia, OP Eredi Pietro Di Donna, OP Frutta Più e OP PugliaViva.
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Il Gruppo Di Donna nasce nel 1965 a Rutigliano, in provincia di Bari, zona nota per la coltivazione di uva. Nel 1999 viene fondata l'Organizzazione dei Produttori Eredi Pietro Di Donna, una società cooperativa che raggruppa sotto un solo nome quattro soci e sei società con terreni sparsi nel territorio di Rutigliano (BA), Brindisi e Metaponto (MT). La produzione delle aziende è commercializzata dalla Di Donna Trade, il suo ramo commerciale. I prodotti Di Donna sono certificati BRC, IFS, GlobalGAP, GRASP, TESCO NURTURE, LEAF MARQUE.
Raffaella DiDonna dichiara: "Abbiamo partecipato con convinzione al progetto Viviana sin dalle sue prime battute e il nostro contributo sarà quello di stimolare ogni futura iniziativa volta alla comunicazione e valorizzazione di questo marchio comune. Quello che mi aspetto per il futuro è il passaggio ulteriore e auspicabile ad un coordinamento dell'offerta, con una riprogrammazione produttiva e commerciale nei prossimi anni e l'impegno all'apertura di nuovi mercati di destinazione per l'uva da tavola italiana. Siamo partiti ora e ci troviamo soltanto all'inizio di un percorso - sottolinea l'imprenditrice - ma l'importante è aver messo in moto una macchina con obiettivi condivisi".
Raffaella DiDonna.
Per quanto riguarda la stagione 2014/15, Raffaella distingue tra l'andamento commerciale delle uve con semi e di quelle senza semi: "Le uve seedless italiane, complice anche la minore offerta da Spagna e Grecia, sono risultate favorite, mentre di contro si nota un declino di interesse verso le varietà tradizionali come Italia o Red Globe. Da un punto di vista produttivo, invece, non ci aspettavamo, dato il clima sfavorevole che ha connotato l'annata, che l'uva Italia resistesse venti giorni in più sulla pianta senza manifestare problemi. Un punto a favore, dunque, per una cultivar tradizionale con semi. Non dimentichiamo infatti che, pur eccellenti, le più moderne selezioni varietali di uva seedless provengono dalla California, dove le condizioni climatiche non sono paragonabili a quelle italiane".
Il fattore clima ha rappresentato la principale criticità della stagione, tanto che la diffusione della peronospora pone seri interrogativi anche per la prossima campagna: "Ritengo che ormai non sia più pensabile coltivare uva senza l'impiego di coperture sui vigneti, sin dalle prime fasi fenologiche", conclude Raffaella.
La produzione di uva dell'OP è per l'80% indirizzata all'export. Eredi Di Donna esporta, tra gli altri, in Inghilterra, Belgio, Paesi Bassi, Germania, Svizzera, Spagna e Austria. I suoi clienti sono principalmente le grandi catene di distribuzione organizzata europea e, in misura minore, operatori dei mercati all’ingrosso.
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Per maggiori informazioni: www.vivianaluvaitaliana.it
Contatti:
Raffaella DiDonna
OP Eredi Pietro Di Donna
Via per Conversano, Km 1,5
70018 Rutigliano (BA)
Email: [email protected]
Web: www.didonna.it