Pesche e nettarine: in arrivo nuove misure contro l'embargo russo
Il nuovo regolamento indica i quantitativi massimi di prodotto assegnati per Paese membro. Nel caso di pesche e nettarine, si parla di 38.400 tonnellate per la Spagna, 20.900 per la Grecia, 9.250 ton per l'Italia, 1.900 per la Polonia, 950 per la Bulgaria e 450 tonnellate per la Francia.
"E' chiaro che i volumi di ritiro più importanti sono stati assegnati a Spagna e Grecia, che rappresentano per tradizione i primi esportatori di frutta estiva verso la Russia - commenta a FreshPlaza Davide Vernocchi, del Coordinamento Settore ortofrutticolo dell'Alleanza delle Cooperative Agroalimentari - Il quantitativo assegnato all'Italia va visto non solo nell'ottica del singolo Paese, ma insieme a quanto potenzialmente ritirato dagli altri produttori europei, per un totale di quasi 72.000 ton".
"Quel che importa - continua Vernocchi - è che, grazie ai ritiri straordinari di pesche e nettarine, si avranno ricadute positive su tutta la commercializzazione comunitaria, evitando rischiose speculazioni a danno dei produttori". L'aspetto più significativo dell'intervento sta dunque nella possibilità di riequilibrare il mercato europeo nel suo insieme.
Vernocchi, poi, ricorda il ruolo determinante svolto in questa occasione dal nostro Ministero delle Politiche agricole, "da molti mesi impegnato nelle iniziative del Comitato misto Francia Spagna Italia, che ha contribuito a informare, dati alla mano, la Commissione e il Parlamento UE sui cali delle quotazioni di mercato e il trend al ribasso dei prezzi riconosciuti ai produttori".
Insomma, se oggi la Commissione delibera, i produttori italiani possono essere soddisfatti. Con un solo neo: "Sembra che l'intervento UE scatterà dal primo agosto 2015. Ecco - conclude Vernocchi - anticipare anche solo di una settimana, ci aiuterebbe molto nella distribuzione gratuita agli indigenti".