Sistema comunitario di allerta: 16 le notifiche ortofrutticole nelle ultime due settimane
Due le allerte dall'Italia: un respingimento alla frontiera per la presenza di residui di Clorpirifos (0,26 mg/kg - ppm) in olive in salamoia provenienti dall'Egitto; un respingimento alla frontiera per la presenza di residui di Clorpirifos (3,1 mg/kg - ppm) e Dicofol (0,16 mg/kg - ppm) in peperoni in salamoia egiziani.
Altre notifiche, in arrivo da diversi Paesi europei, riguardano la presenza di: residui di difenilammina in pere argentine; residui di dimetoato e fluazifop-p-butile in verza belga; Bacillus cereus in funghi neri secchi cinesi, veicolati tramite Hong Kong; residui di profenofos e clorfenapir in peperoncini rossi del Laos, veicolati tramite Vietnam; Salmonella in foglie di betel indiane; un contenuto troppo elevato di solfiti e l'uso non autorizzato del colorante E 102 in senape acida in salamoia originaria della Thailandia.
Si segnala, inoltre, la presenza di: muffa in paprica refrigerata tagliata a pezzi proveniente dalla Cina; redidui della sostanza non autorizzata isocarbophos in pomelo cinesi, veicolati tramite i Paesi Bassi; papaya geneticamente modificata non autorizzata di origine thailandese.
Dodici sono invece le notifiche di allerta in merito alla categoria "frutta secca, prodotti a base di frutta secca e semi", di cui 11 classificate come respingimenti alla frontiera.
Due le segnalazioni dall'Italia: un respingimento alla frontiera per la presenza di aflatossine (B1 = 10; Tot. = 11,8 µg/kg - ppb) in granella di nocciole originaria dalla Turchia; un respingimento alla frontiera per la presenza di aflatossine (B1 = 50; Tot. = 70 µg/kg - ppb) in semi di arachidi cinesi.
Le altre notifiche riguardano: mandorle sgusciate infestate da larve di insetti; aflatossine in arachidi e nocciole cinesi e turche; tracce di arachidi in pasta di pistacchio italiana destinata a far gelato; l'assenza di certificazione sanitaria e della relazione analitica per nocciole sgusciate turche.