Appello di Agrinsieme ai parlamentari europei per difendere l'agricoltura biologica italiana
Positivo è senz'altro l'aver raggiunto un buon compromesso in termini di flessibilità per quanto riguarda la conversione delle aziende, argomento centrale se si vuole garantire un aumento della produzione e delle superfici UE. Tuttavia, nel ribadire la condivisione per gli obiettivi di crescita della produzione biologica UE posti dalla Commissione, si ritiene che alcune proposte specifiche della relazione di Häusling possono compromettere il raggiungimento di tali obiettivi.
La proposta del relatore - evidenzia il coordinamento tra Cia, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari - non ci trova pienamente soddisfatti perché lascia irrisolta la questione della presenza di sostanze e prodotti non autorizzati nei prodotti biologici, materia sulla quale manca di fatto un'armonizzazione a livello comunitario, dal momento che solo l'Italia e pochi altri Paesi hanno deciso di fissare per legge una soglia massima di contaminazione.
Anche in altri punti della proposta Agrinsieme esprime le sue riserve, che nello specifico sono inerenti alla definizione di "gruppo di operatori" ai fini della certificazione, ai controlli e, non ultimo, alla deroga concessa a quei Paesi che per particolari condizioni climatiche potranno esportare prodotto biologico non conforme ai rigidi standard europei (come nel caso del riso dei Paesi dell'Indocina).
Tali previsioni rischiano di abbassare la qualità delle produzioni biologiche italiane ed europee e favorire le importazioni, con gravi conseguenze per il mercato di questo importante settore della produzione primaria.
Al fine di tutelare le peculiarità dell'agricoltura biologica italiana, Agrinsieme invita i nostri parlamentari europei a sostenere tali esigenze e a cercare sinergie con le delegazioni di altri Paesi per garantire un aumento delle conversioni verso questo tipo di produzione, fondamentale per la mitigazione dei cambiamenti climatici.
De Castro: in riforma Commissione UE criticità presenti, lavoro serrato per migliorare testo
"In queste ultime ore che ci separano dal voto stiamo continuando a lavorare in maniera serrata per migliorare i punti della relazione Häusling che non ci soddisfano". Così Paolo De Castro, coordinatore per il Gruppo dei Socialisti e Democratici della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, risponde all'appello rivolto da Agrinsieme agli eurodeputati italiani sulle criticità che la riforma della normativa comunitaria sull'agricoltura biologica potrebbe comportare per l'Italia.
"Abbiamo già compiuto importanti passi in avanti rispetto alla proposta iniziale, come riconosciuto dal coordinamento tra Cia, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari - ha sottolineato De Castro. - Un esempio è sicuramente quello delle importazioni in merito alle quali siamo riusciti in queste ore a delineare regole più stringenti per la tutela del consumatore, mentre per quanto riguarda il delicato tema delle soglie, nonostante l'opposizione tedesca, abbiamo ottenuto di inserire nei compromessi l'obbligo da parte dell'esecutivo di realizzare uno studio di valutazione sulla loro introduzione".
"Sicuramente - ha concluso De Castro - i punti di criticità permangono, ma stiamo lavorando per migliorarli e arrivare a un testo che sia il più possibile positivo per questo comparto della nostra agricoltura, la cui peculiarità va tutelata e sostenuta".