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"OpenAG: al MIT Media Lab un centro di ricerca "aperto" sull'agricoltura"

"Viviamo in un'epoca dall'economia interconnessa, dove le informazioni, i prodotti e i servizi sono creati, condivisi e diventano economia istantaneamente attraverso i social network, sia localmente che globalmente; ma in tutto questo l'agricoltura è rimasta ferma all'era industriale", spiega Caleb Harper, ricercatore al MIT Media Lab di Cambridge.


Caleb Harper, fondatore e direttore di OpenAG.

Da poco Caleb ha lanciato, al MIT Media Lab (Cambridge, Stati Uniti), OpenAG, che sta per Open Agriculture, cioè 'Agricoltura Aperta': "Intendo rivoluzionare l'agricoltura, farla uscire dall'era industriale e portarla nell'era moderna di una produzione alimentare connessa", spiega.


L'OpenAG al MIT Media Lab.

Alle spalle di OpenAG c'è un team di ricercatori che si è proposto l'obiettivo di creare un nuovo sistema alimentare, più salutare e inventivo. Il primo passo è stata la creazione di un laboratorio di ricerca 'open', per poter lavorare con chiunque nel mondo voglia far parte del progetto e per condividere i risultati delle ricerche; una piattaforma collaborativa simile a quella che la stessa rete Internet ha rappresentato.


Il team di OpenAG.

"L'agricoltura odierna è bloccata in un ciclo infinito di pratiche legate alla proprietà (intellettuale e non), di informazioni riservate, di competizione economica; i risultati delle ricerche restano opachi. In questo modo come potremo sfamare 9 miliardi di persone?", si chiede Caled.


Un 'food computer'.

Cuore di OpenAG è la tecnologia, a partire dai 'food computer', sistemi in grado di ricreare e simulare su piccola scala specifici climi e ambienti, così da poter testare nuove varietà, resistenze, tecniche di coltivazione.

Rielaborazione FreshPlaza su varie fonti.