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Indagine condotta dalla catena Waitrose

Quattro Inglesi su cinque non credono alle indicazioni salutistiche

Una cosa è certa: agli Inglesi non piace che si dica loro di acquistare un alimento perché è salutare. Questo almeno è il primo dato che emerge dall'ultimo Food and Drink Report redatto dalla catena gdo Waitrose (clicca qui per scaricarlo).

Intervistando consumatori, stakeholders e analizzando dati di varia natura, il report scatta una fotografia del consumo nel Regno Unito. Ebbene, il dato più sorprendente è che tra tutti gli intervistati ben l'80% (4 su 5) non crede ai cosiddetti "health claims", cioè alle indicazioni su quanto un prodotto sia salutare o meno.



Il dato è piuttosto sconcertante, pensando soprattutto al marketing e alle campagne pubblicitarie. Insomma, la maggior parte degli Inglesi chiede "non diteci cos'è salutare", almeno in fatto di alimentazione, e questo può essere dovuto in gran parte dal fatto che il 60% della popolazione - stando sempre al report di Waitrose - stabilisce da sé quali sono i confini di un'alimentazione sana e mette in atto piccole strategie per una propria dieta salutare (sui canali Waitrose nei social network 'gluten-free' e 'senza lattosio' rappresentano i topic principali).

Così il 91% degli Inglesi crede nel mantra 'tutto, ma con moderazione', cioè non rinuncia a niente; solo si limita nelle porzioni, mentre il 6% taglia sugli alimenti zuccherati. Il 24% invece non beve alcool durante il week end, mentre solo il 4% fa passare almeno 8 ore tra un pasto e un altro.

Inoltre la ricerca rivela che sono diversi i motivi per cui gli Inglesi decidono di mangiare salutare, e che i motivi cambiano in base all'età: 1 over-55enne su 3 mangia salutare perché "ha un gusto migliore", contro invece 1 giovane tra i 18 e i 24 anni su 6; in questa fascia d'età per lo più si mangia salutare perché "fa sentire bene".

Il rapporto di Waitrose entra poi anche più nel dettaglio delle abitudini d'acquisto e rivela per esempio che il 50% dei propri clienti usa la classica lista della spesa per contenere i costi, mentre 1 su 4 ritiene che l'acquisto online lo aiuti a tenere traccia delle uscite di denaro. Pure però emerge che il 56% dei consumatori fa la spesa 1 o 2 volte alla settimana, mentre il 30% va al supermercato (Waitrose) 3 o 4 volte in 7 giorni. Minore la percentuale di chi va a fare la spesa 5/6 volte alla settimana (9%) e di chi ci va in media anche più di una volta al giorno (il 2% fa la spesa 7 o 8 volte alla settimana). In termini di generazioni, un terzo dei clienti tra i 18 e i 24 anni va a fare la spesa 3 o 4 volte alla settimana contro 1 over-55enne su 4.

Ma nell'era di Internet anche la tecnologia fa la sua parte. Il 58% degli intervistati dichiara di cercare oggi ricette sul web più di quanto non facesse 5 anni fa.

Altri dati curiosi vengono poi da analisi più social. L'avocado è il re di Pinterest, essendo il frutto più postato sul social network in tutto il Regno Unito, mentre nel canale Youtube di Waitrose i pomodori arrosto con avocado sono la quarta ricetta più vista; questo forse non sorprende se si pensa che nel 2015 (dati Nielsen) le vendite di avocado sono cresciute, in Inghilterra, del 24%. Lo stesso dicasi per il cavolfiore, il cui consumo è cresciuto molto anche come surrogato del riso, tant'è che la pizza con l'impasto di cavolfiore è la terza ricetta più cercata sul canale Youtube della catena di vendita al dettaglio.

Rielaborazione FreshPlaza su varie fonti