Caporalato, Ministro Martina: in questi mesi +20% controlli
"Il Ministero del Lavoro - ha spiegato Martina - ha dato indicazione alle direzioni interregionali e territoriali del lavoro di coinvolgere al massimo i responsabili dei servizi di prevenzione delle Asl nelle attività di vigilanza già programmate e sulla base di intese preventive o prassi consolidate. Il Ministero del lavoro ha così svolto ulteriori specifiche attività di vigilanza partendo da una analitica mappatura delle aree geografiche che negli ultimi anni hanno fatto registrare la maggiore concentrazione dei fenomeni di irregolarità e criticità".
Martina ha quindi sottolineato: "Il caporalato è una piaga inaccettabile, che esiste da tempo, in un settore composto comunque da centinaia di migliaia di aziende oneste che rispettano la legge. Nel 2014 abbiamo varato il progetto Campo Libero, facendo il primo passo della 'Rete del Lavoro agricolo di qualità' (cfr. FreshPlaza del 24/08/2015), che istituisce per la prima volta in Italia un sistema pubblico di certificazione etica del lavoro agricolo".
"In poche settimane già 400 imprese agricole hanno chiesto di aderire alla 'Rete del Lavoro agricolo di qualità', che - ha aggiunto il Ministro - ha introdotto un meccanismo che premia le imprese agricole che si contraddistinguono per regolarità nella loro attività. La sua cabina di regia è un organo permanente di coordinamento per il contrasto al caporalato e al lavoro nero e nel Collegato Agricoltura - ha concluso il Ministro - si prevede che alla Rete possano aderire, attraverso apposite convenzioni, gli sportelli unici per l'immigrazione, le istituzioni locali, i centri per l'impiego, gli enti bilaterali costituiti dalle organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori agricoli".