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Alcune riflessioni dopo la fiera di Madrid

"Fruit Attraction: l'esempio (mancato) del "sistema Italia"

La visita al recente Fruit Attraction 2015 offre agli osservatori del settore ortofrutticolo diversi spunti su cui riflettere a posteriori.

Terminato il tour tra gli spazi espositivi, appare intanto evidente come le aziende ortofrutticole italiane non siano mai così coese come quando sono all'estero. La fiera di Madrid ha messo tutti d'accordo: grandi opportunità di business, folta presenza di buyer e operatori commerciali, dimensioni più idonee a concretizzare gli incontri.


Per sfogliare l'album fotografico completo sulla fiera clicca qui.

Una realtà fieristica molto dinamica che coinvolge tutto il bacino produttivo mediterraneo. E tutto il panorama delle aziende spagnole, che attesta la forte crescita di alcune produzioni (con le quali l'Italia dovrà confrontarsi nei prossimi anni), ma anche il ruolo sempre più importante del mercato iberico per l'export di kiwi e mele.

"Un punto di riferimento importante soprattutto per il mondo orticolo - ha dichiarato a FreshPlaza Stefano Soli di Alegra - che fa capire come sia necessario fare aggregazione e creare strutture adeguate al mercato globale, oppure si rischia di lasciare il passo ad altri. Ben vengano le aggregazioni, dunque, come è accaduto per le pere e per i kiwi".



Già, la parola d'ordine è sempre "fare sistema", fare gruppo. Cosa che è riuscita bene ai cugini francesi, individuabili in fiera grazie alla "divisa blu" uguale per tutti gli stand, in cui spiccava lo slogan "Made in France. Made with Love". Proprio quei francesi che partono in questi giorni con una (unica) campagna nazionale "Fruits et legumes de France", promossa dall'Interprofessione Interfel e finanziata dal Ministero dell'agricoltura.

"Bisogna organizzare meglio la presenza italiana nelle fiere all'estero", ha detto a FreshPlaza il presidente di Fruitimprese Marco Salvi. E forse si riferiva anche a questo aspetto.

Un suggerimento che riguarda l'apparenza, ma pure la sostanza, ci permettiamo di aggiungere da osservatori imparziali. Alla fine della prima giornata di fiera alcuni stand italiani erano già disadorni, completamente privati della merce che "il sistema" era andato a proporre. E qualche volantino o le brochure aziendali non sono altrettanto efficaci.


Per sfogliare l'album fotografico completo sulla fiera clicca qui.

La competizione, del resto, si vince anche facendo leva sui piccoli dettagli. In questa stagione dell'anno l'Italia ha uva, mele, pere, kiwi, agrumi, radicchi e altre specie di qualità eccezionale. E, in effetti, negli stand delle nostre grandi cooperative melicole, i frutti erano in bella vista. Forse, per dare un primo segnale, basterebbe attrezzarsi per esibire la merce fino alla chiusura della fiera. Con il valore aggiunto di persone preparate e disponibili - e quelle le abbiamo, poco importa se in uniforme tricolore - a sottolinearne le peculiarità.