Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Sabato 7 novembre e sabato 19 dicembre 2015

"Fuori Tutti": due giornate di sciopero nei supermercati di tutta Italia"

Al grido di "Fuori Tutti", sabato 7 novembre 2015 gli addetti delle aziende aderenti a Federdistribuzione, Confesercenti e Distribuzione Cooperativa, stanno organizzando una giornata di sciopero: spesa a rischio quindi in tutta Italia!

Al centro della mobilitazione, il mancato rinnovo dei contratti nazionali di settore e la difesa di diritti e salario contro chi tenta di smantellare le condizioni esistenti. In assenza di segnali positivi per sbloccare le trattative, altra data da cerchiare in rosso sul calendario sarà quella di sabato 19 dicembre.

Dopo due anni, le trattative tra Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, UILTuCS e Federdistribuzione si sono interrotte. Per i sindacati, la strada da percorrere è quella indicata dal contratto siglato con Confcommercio nello scorso marzo e non applicato solo da alcune grandi aziende: più flessibilità, tetti sui contratti a tempo determinato (non più del 25%) e a regime, fra tre anni, aumento lordo mensile di 85 euro.



Da canto suo, Giovanni Cobolli Gigli, presidente di Federdistribuzione che rappresenta colossi come Esselunga, Ikea, Auchan e Carrefour, ha dichiarato: "Non c'è alcuna volontà di ridurre i salari. Noi siamo disposti a un aumento retributivo, in linea con l'inflazione prevista nei prossimi anni, ma allo stesso tempo chiediamo ai sindacati degli interventi contrattuali che possano permettere maggiore produttività e flessibilità alle nostre aziende, in modo da raggiungere più quantità e qualità. Vogliamo definire nuovi strumenti di sostegno al reddito e migliorare l'assistenza sanitaria, investendo sui giovani".

No, da Federdistribuzione, a un contratto sui livelli di quello stipulato dai sindacati con Confcommercio. "C’è una grande differenza tra il nostro contratto, che riguarda appunto la distribuzione moderna organizzata, e quello di Confcommercio, che rispettiamo, ma che riguarda il commercio al dettaglio. Il contratto che vogliamo si deve ritagliare come un vestito su misura sul nostro settore, sulle nostre esigenze".

Le date dello sciopero sono state dunque fissate per questo sabato, 7 novembre 2015 e per sabato 19 dicembre. La maggior parte dei centri commerciali e degli ipermercati sarà interessata dalla protesta, proprio in due sabati, giornate in cui di solito si assiste al maggior afflusso di acquirenti nei punti vendita.

Elaborazione FreshPlaza da diverse fonti