Italmercati: adesione al WUWM e posizione sulla fiera nazionale dell'ortofrutta
Nella stessa riunione, il Comitato di gestione di Italmercati ha deliberato l'ingresso nel WUWM, l'associazione mondiale dei Mercati, sempre a partire dal gennaio 2016, e la presenza con uno stand autonomo, per la prima volta in una fiera estera, alla Fruit Logistica del prossimo febbraio. La scelta è caduta su un'area del padiglione 2.2, dove maggiormente si concentra la presenza italiana a Berlino.
"Il clima costruttivo che contraddistingue le nostre riunioni, con la presenza costante di tutti i Mercati della Rete - ha commentato il presidente Fabio Massimo Pallottini - ci permette di guardare con fiducia agli appuntamenti che ci attendono. Stiamo lavorando su più piani. Abbiamo in corso la stesura di un protocollo con il Ministero dell'Agricoltura sul recupero dell'invenduto. E sulla questione di una fiera italiana di settore siamo disponibili a collaborare con coloro che si impegnano per una soluzione unitaria".
Il Comitato di Italmercati tornerà a riunirsi a Napoli il prossimo dicembre.
La posizione di Italmercati sulla fiera nazionale dell'ortofrutta
Dopo aver analizzato con preoccupazione la situazione che si è venuta a creare nel settore fieristico italiano e dopo aver preso atto del successo della recente edizione di Fruit Attraction a Madrid, che rende difficile recuperare sul piano di una grande fiera internazionale dell'ortofrutta in Italia, il Comitato di Italmercati ha dato mandato al presidente Fabio Massimo Pallottini di prendere posizione sull'argomento e di intraprendere le azioni necessarie a nome della Rete d'Imprese dei grandi Mercati italiani.
Le indicazioni emerse sull'argomento in questi giorni - di Fiera Milano e della cabina di regia di Fruit Innovation da una parte e di Macfrut e del suo presidente Renzo Piraccini dall'altra (cfr. FreshPlaza del 13/11/2015) - hanno indotto il presidente di Italmercati ad anticipare una presa di posizione tesa a fare chiarezza su ciò che Pallottini ritiene il nocciolo del problema.
"Si può cogliere del buono in tutte e due le iniziative che vengono portate avanti anche nell'ottica di un'intesa - dichiara infatti Fabio Massimo Pallottini - ma a entrambe manca qualcosa. La cabina di regia di Fruit Innovation ha lanciato una buona idea, ma essa dovrebbe essere sorretta da un consesso ancora più ampio e rappresentativo, mettendo insieme l'intero mondo dell'ortofrutta. Dall'altra parte, la posizione di Macfrut e del suo presidente Renzo Piraccini apre ad un ragionamento unitario ma risente della matrice locale e del contesto, quello di Cesena e della Romagna, che lo esprime. Dobbiamo chiederci: questo tema è di interesse nazionale? Se lo è, non può essere affrontato se non da un'entità di livello nazionale, da un tavolo davvero nazionale che dovrebbe coinvolgere tutti. Serve un punto e a capo, uscire dalle posizioni precostituite, se davvero esiste un interesse nazionale per una questione di questo tipo".
Un posizione che pone il problema di una regia super-partes sulla questione fieristica.