Si conclude anche in Basilicata la visita della delegazione cinese relativamente ai protocolli su kiwi e arance
"Molto positivo l'incontro con la delegazione cinese interessata all'avvio di relazioni commerciali per quanto riguarda gli agrumi e i kiwi. I nostri interlocutori sono rimasti piacevolmente colpiti dai sistemi di coltivazione, di gestione dei campi, e di organizzazione del lavoro in magazzino, dei nostri associati", così Francesco Nicodemo, presidente di Asso Fruit Italia ha commentato l'incontro con la suddetta delegazione - formata dai responsabili governativi dell'ufficio fitosanitario cinese, i dottori Wang, Yongtao, Yan, Jin - che ieri mattina (martedì 17 novembre 2015) ha visitato le aziende nell'agro Metapontino, nello specifico gli areali fra Scanzano e Montalbano, in cui avviene buona parte della produzione e della lavorazione di arance e kiwi.
Nicodemo ha poi spiegato: "Quanto alle arance, al momento i contatti hanno subito un rallentamento per via di un'incertezza interpretativa sulle traduzioni (cinese, inglese, italiano) dei protocolli da parte dei rispettivi Ministeri e le varietà in esso contenute; il dilemma è se essi si riferiscano a tutte le varietà, quindi anche alle arance 'bionde' di cui disponiamo in Basilicata o solo a quelle rosse (Moro, Tarocco, Sanguinello, ndr)".
"Chiaramente siamo fiduciosi, e confidiamo nell'interpretazione estensiva che include le varietà prodotte in Basilicata, già ampiamente apprezzate sui mercati".
Quanto ai kiwi, il presidente di Asso Fruit Italia ha aggiunto: "Su questo versante abbiamo riscontrato piena sintonia; infatti i componenti della delegazione hanno espresso opinioni molto favorevoli sulla qualità delle nostre produzioni e tutti gli aspetti gestionali che attengono alla fase successiva alla raccolta".
"Sono stati inoltre prelevati campioni e c'è stato, nel corso di tutta la visita, confronto costante con i tecnici presenti venuti dalla Regione Basilicata - Dr. Ermanno Pennacchio (responsabile ufficio fitosanitario regionale), Dr. Castoro Vincenzo, Dr. Nicola Vena, Dr.ssa Altieri Antonietta, e quelli che quotidianamente lavorano per l'Op e le aziende associate".
Francesco Nicodemo a colloquio con i delegati cinesi.
Luca Braia, assessore all'agricoltura presente nell'occasione, ha così commentato: "I responsabili del dipartimento fitosanitario del governo cinese stanno valutando la sussistenza delle condizioni per riaprire un canale commerciale per quanto riguarda kiwi e agrumi. Per la Basilicata sarebbe molto interessante riaprire, sul fronte dell'ortofrutta, il mercato cinese. Le produzioni italiane, e nello specifico quelle lucane, hanno poi un appeal particolare per caratteristiche organolettiche e qualità".
Andrea Badursi, direttore generale di Asso Fruit Italia (in foto a lato) ha aggiunto: "Siamo stati inseriti nell'elenco delle regioni da visitare, quindi la delegazione si è recata presso le nostre aziende e abbiamo accolto con ottimismo questo primo contatto, basato sulla fiducia reciproca, animata dalla professionalità dei nostri produttori e dall'alta qualità dei prodotti riscontrata dai delegati".
"A ciò si aggiunga la voglia di avviare relazioni importanti con la Cina, un mercato che abbiamo tutta l'intenzione di coltivare con rigore e professionalità. Attendiamo con fiducia gli esiti dell'interpretazione lessicale della traduzione per quanto riguarda le arance; il nodo in questo caso è di carattere interpretativo e non attiene alla qualità degli agrumi, i quali anzi possiamo dire senza ombra di dubbio abbiano suscitato ottime impressioni, proprio come i kiwi hanno soddisfatto pienamente i requisiti dei delegati", ha concluso Badursi.
L'Op Asso Fruit Italia, con sede a Scanzano Jonico, conta all'incirca 300 soci fra Basilicata, Puglia, Calabria e Campania. Le aziende lucane associate ad AFI che producono kiwi sono 7 per un totale di cento ettari, mentre quelle che producono agrumi, sempre in Basilicata, sono 40 per un totale di 200 ettari.
"Le previsioni di crescita per quanto riguarda i kiwi sono di 50 ettari all'anno", ha precisato Francesco Nicodemo.