Open Day alla Salvi: visitatori dall'estero per scoprire i segreti della lavorazione di pere, mele e kiwi
A destra Marco Salvi, titolare della Salvi, cicerone nell'open day di ieri. Clicca qui per accedere all'album fotografico completo.
Così in un'ottantina, prevalentemente stranieri, provenienti da Francia, Portogallo e Belgio, accompagnati da Luciano Trentini, presidente del Comitato scientifico di FuturPera e vicepresidente di Areflh, hanno partecipato all'Open Day organizzato dalla Salvi. Per l'occasione, l'azienda ha aperto le porte del proprio impianto di Ferrara: una struttura da circa 60mila metri quadrati dove in questo periodo di raccolta, immagazzinamento e lavorazione, lavorano più di 300 persone.
Un momento della lavorazione delle mele.
Nel complesso di edifici di via Bologna l'azienda raccoglie, immagazzina e lavora mele, pere e kiwi. Le celle frigorifere hanno una capacità di 40mila tonnellate, a cui vanno aggiunte le 10mila tonnellate di kiwi immagazzinabili nello stabilimento Salvi di Latina.
Quest'anno sono state realizzate nuove celle frigo per una capacità di 4mila tonnellate di kiwi, mentre per il prossimo anno c'è in cantiere "una nuova sezione per la conservazione delle mele – spiega a FreshPlaza Marco Salvi, titolare dell'azienda – perché con l'entrata in produzione di nuove piante aumenteranno i volumi di Pink Lady®, circa un +10% anno-su-anno per i prossimi 4/5 anni, mentre per il kiwi pensiamo a nuovi impianti per la lavorazione sia del verde che del giallo, seguendo la tendenza di crescita del mercato".
La divisione per calibri delle mele. Clicca qui per accedere all'album fotografico completo.
Appena raccolta, la frutta in ingresso viene sottoposta a una prima selezione, quindi prende o la via della lavorazione, per una commercializzazione nel breve periodo (questo è per esempio il caso di parte del kiwi e di parte delle Pink Lady®, essendo la raccolta ancora in corso); o la via delle celle frigo, per una commercializzazione più sul lungo periodo, a seconda dei programmi; l'anno scorso si è arrivati, con la commercializzazione del kiwi, fino a fine giugno ma negli ultimi tempi, riprende Marco Salvi, "puntiamo a raccogliere più tardi, per far sì che nel frutto aumenti la sostanza zuccherina così da avere un prodotto che, oltre a essere più buono, presenta una shelf life maggiore".
Una fase del confezionamento delle mele Pink Lady®.
Sia che provenga dalla raccolta nei campi, sia che abbia trascorso un periodo nelle celle frigorifere, la frutta viene calibrata per un altro, brevissimo, passaggio in cella frigo in attesa della lavorazione vera e propria, con il confezionamento a seconda della tipologia di frutto e della destinazione. L'impianto ferrarese della Salvi ha in tutto 4 pack house, 1 per le mele, 1 per le pere e 2 per il kiwi, per una capacità di lavorazione che si aggira sulle 400 tonnellate al giorno.
Un momento dell'open day. A destra, Andrè Broe Jensen, export manager della Salvi, fornisce spiegazioni ai visitatori. Clicca qui per accedere all'album fotografico completo.
Dalla prima estrazione dalle celle frigo (o dalla raccolta, a seconda del momento) alla disponibilità per la vendita – assicurano dalla ditta – non passa più di una settimana. L'eccezione sono le pere Abate che, per la loro delicatezza, vengono lavorate sempre in giornata.
Oggi (19 novembre 2015), domani e sabato la Salvi sarà presente all'interno di Futurpera con un proprio stand, dove verrà ricreata una pera in formato gigante; in realtà si tratta di una postazione high tech dotata di visori 3D.
Parte del pubblico ieri all'open day organizzato dalla Salvi. Clicca qui per accedere all'album fotografico completo.
Per ulteriori informazioni:
Salvi Vivai s.s.
Via Bologna, 714 - Ferrara
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Fax: 0532 785531
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Web: www.salvivivai.it