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Perche' la Russia non ha messo al bando i limoni turchi?

Dopo la crisi legata all'abbattimento di un jet russo da parte della Turchia, la Russia ha chiuso i confini all'export turco di frutta e verdura fresca. In seguito alla comunicazione della lista dei prodotti vietati, l'attenzione si è concentrata sul fatto che i limoni non fossero presenti in tale elenco.

Quota d'esportazione turca in Russia
Secondo i dati dell'Istituto statistico turco, nel 2013 la Turchia ha esportato limoni in Russia per un valore di 83 milioni di dollari. Nel 2014 l'export turco è diminuito leggermente per via della crisi economica russa, fermandosi a un valore di 78 milioni di dollari. Nei primi dieci mesi di quest'anno, la Turchia ha esportato limoni per un valore di 53,2 milioni di dollari.

Anche se i volumi di vendita sono diminuiti, nel 2013 la Turchia deteneva una quota del 62% nelle importazioni russe di limoni, nel 2014 questo valore è aumentato al 68%. Nello stesso periodo, la quota dell'Argentina è stata del 12% e quella del Sudafrica del 7%.

Vodka e limone
In Russia i limoni sono i prodotti più rappresentativi dell'inflazione dei prezzi, con importi al chilogrammo che vanno da 3 a 10 dollari. Secondo alcune voci, il governo russo avrebbe lasciato i limoni fuori dalla lista delle merci bandite, per evitare ulteriori rincari. Il coordinatore dell'Associazione Mediterranea degli esportatori turchi, Bulent Aymen, è convinto che ci sia un altro motivo: "Nei mesi invernali i russi consumano molta vodka e limone ed è per questo motivo che questi agrumi non sono stati sanzionati". Aymen ha aggiunto che il limone è il prodotto agrumicolo più venduto in Russia.

Le spedizioni respinte sono state inviate in Romania
Nel frattempo, le 160 ton di ortofrutticoli turchi respinti alla frontiera con la Russia ed equivalenti a 8-9 container sono state reindirizzate in Romania. Le società esportatrici stanno cercando di allacciare contatti con altri Paesi.

Fonte: bursahakimiyet.com
Data di pubblicazione: